Somalia: il governo cambia il nome ad Al Shabaab per legge – Dovranno essere definiti Khawarij, termine della storia dell’Islam che si usa per definire gruppi violenti che manipolano contenuti religiosi.
Non più Al Shabaab ma Khawarij, un termine della storia dell’islam che viene usato per indicare gruppi violenti che fanno un uso distorto della religione. L’obbligo a cambiare il nominativo della milizia islamista, di fatto in controllo di diverse aree rurali del centro e del sud della Somalia, è una delle misure imposte dal ministero degli Affari religiosi di Mogadiscio, come riporta il portale di notizie locale Caasimada.
Secondo quanto riferisce il media somalo, i provvedimenti sono stati decisi nell’ambito di una riunione con le autorità locali del ministero. Il pacchetto di misure segue di circa una settimana un doppio attentato con auto bomba rivendicato dagli ex Al Shabaab che ha provocato la morte di circa 120 persone nel cuore di Mogadiscio. L’aggressione è solo l’ultima di una serie continua di attacchi di diverso tipo che si ripetono in più parti del Paese e a volte anche nel vicino Kenya.
Divieto a trattare con i miliziani
Fra le nuove regole che riguardano la milizia, nata nel 2006 e giunta anche a conquistare la capitale fra il 2009 e il 2011, c’è il rifiuto totale della sua visione religiosa. A tutti è inoltre esteso il divieto a intraprendere qualsiasi tipo di trattativa o con il gruppo armato, pena l’avvio di un procedimento penale.
Già nel 2015 il governo somalo introdusse una legge per cambiare il nome da Al Shabaab, letteralmente “la gioventù”, a Ugus, acronimo per “coloro che uccidono i somali”.
Come osservano anche diversi attivisti oggi su Twitter, come il direttore dell’ong anti corruzione Marqaati Mohammed Mubarak, la misura ebbe l’effetto di spingere i miliziani a minacciare tutti coloro che usassero il nuovo titolo, a partire dai giornalisti.