Pena di morte, l’Onu approva la moratoria. Crescono i Paesi contrari
Gli Stati Uniti, che hanno votato contro come Cina, Iraq, Qatar, Arabia Saudita, Pakistan, India e Corea del Nord. Gli stati potranno sospendere le esecuzioni ma mantenere la pena capitale nei propri ordinamenti giuridici.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha ratificato a maggioranza la moratoria universale della pena di morte: 125 i voti a favore, 37 contrari e 22 gli astenuti. Rispetto a due anni fa – la risoluzione è biennale – sono cresciuti i Paesi membri a favore della moratoria. Nel 2020 erano stati 123, mentre i contrari 38 e 24 gli astenuti.
Contrari alla moratoria, tra gli altri, gli Stati Uniti, che hanno votato come Cina, Iraq, Qatar, Arabia Saudita, Pakistan, India e Corea del Nord. L’Italia, come gli altri Paesi dell’Unione Europea, ha votato a favore.
La differenza tra moratoria e abolizione sta nel fatto che nel primo caso gli Stati sospendono l’applicazione della pena di morte anche se possono mantenerla nei propri istituti giuridici mentre nel secondo caso la pena capitale verrebbe cancellata dalle legislazioni nazionali. La formula della moratoria è stata scelta per cercare di convincere anche i Paesi ancora indecisi.