Niger: dopo la Francia, interrotta la cooperazione militare con gli Stati Uniti – Dopo i francesi, i soldati americani potrebbero a loro volta essere cacciati dal Niger. Il regime dei generali al potere a Niamey ha denunciato sabato “con effetto immediato” l’accordo di cooperazione militare firmato con gli Stati Uniti nel 2012, affermando che la presenza americana è “illegale”.
Subito dopo essere salito al potere con un colpo di stato il 26 luglio 2023, il regime di Niamey ha denunciato gli accordi di cooperazione militare con la Francia e gli ultimi soldati francesi hanno lasciato il Niger alla fine di dicembre.
Ma gli Stati Uniti hanno circa 1.100 soldati impegnati nella lotta anti-jihadista nel Paese e hanno una grande base di droni ad Agadez (nord). A dicembre si sono detti pronti a riprendere questa cooperazione, a determinate condizioni.
Sabato sera, il colonnello Amadou Abdramane, portavoce del regime, ha precisato che il governo nigerino “tenendo conto delle aspirazioni e degli interessi del suo popolo” ha deciso “con tutta la responsabilità di denunciare con effetto immediato l’accordo relativo allo status delle forze armate degli Stati Uniti”, personale e impiegati civili del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti nel territorio del Niger.
In un comunicato stampa, letto dalla televisione nazionale, Abdramane precisa che la presenza militare americana è “illegale” e “viola tutte le regole costituzionali e democratiche”.
Secondo Niamey, questo accordo “ingiusto” è stato “imposto unilateralmente” dagli Stati Uniti, tramite una “semplice nota verbale”, il 6 luglio 2012. La decisione arriva dopo una visita di tre giorni di una delegazione americana guidata dal sottosegretario di Stato per gli affari africani Molly Phee.
Niger, Burkina Faso e Mali hanno annunciato la creazione di una forza congiunta per combattere i jihadisti che colpiscono regolarmente i loro tre paesi.
