In Iran le manifestazioni iniziate a metà settembre dopo la morte della donna curda Mahsa Amini si avvicinavano al secondo mese, oggi sono state rinnovate le richieste di nuove proteste da parte dei giovani dei distretti di Teheran, Lorestan e Tabriz per tutto il paese.
Secondo le dichiarazioni pubblicate sui siti di comunicazione, le manifestazioni “non si fermeranno fino alla completa vittoria” e ” rimarranno nelle strade fino al rovesciamento del regime della Repubblica islamica”.
Il movimento studentesco continua nelle università, tra scioperi e veglie, per condannare l’arresto di molti giovani che hanno partecipato alle manifestazioni delle forze di sicurezza.
L’agenzia di stampa degli attivisti per i di umani (Hrana) ha annunciato che 314 manifestanti sono stati uccisi e più di 14.000 arrestati, tra cui 392 studenti nelle proteste che hanno avuto luogo in 136 città e in 134 università.