Due le scacchiste iraniane senza velo

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Ansa

Due le scacchiste iraniane senza velo – Entrambe hanno gareggiato senza hijab ai campionati mondiali in Kazakistan.

La campionessa di scacchi iraniana Sara Khadim al-Sharia, che ha preso parte al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab obbligatorio, intende trasferirsi in Spagna.

Lo hanno confermato al quotidiano spagnolo El Pais due fonti vicine alla campionessa, senza precisare in che località, ma aggiungendo che Sara Khadim, che è sposata e ha una figlia, già possiede un appartamento in Spagna.

Le fonti hanno inoltre precisato di non sapere se la campionessa abbia già ottenuto un permesso di soggiorno spagnolo grazie alla sua proprietà, o se abbia chiesto o intenda chiedere asilo politico.

Sono due le scacchiste iraniane che hanno partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab obbligatorio. Oltre a Sara Khadem, la cui vicenda è divenuta nota, anche Atousa Pourkashiyan ha gareggiato a capo scoperto, come riferisce il sito web di informazione antiregime IranWire. Khadem e Pourkashiyan sono apparse in foto pubblicate sul feed Flickr della Federazione Internazionale di Scacchi senza il loro hijab, aggiunge Iranwire, che pubblica anche le foto in questione.

Quello che sta accadendo in Iran “per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre”. E’ quanto ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della sua conferenza stampa di fine anno. “Abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se queste repressioni” in Iran “non dovessero cessare e non si dovesse tornare indietro – ha aggiunto Meloni -, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello ineternazionale”.

Parlando della campionessa di scacchi dell’Iran Sara Khadim al-Sharia, che ha preso parte al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo, la presidente del Consiglio ha detto di essere stata colpita dalla vicenda della ragazza, che appunto ha deciso di di partecipare al mondiale di scacchi togliendosi il velo al cospetto del mondo: “Mi ha fatto riflettere. Siamo abituati a gesti simbolici ma, di solito, i nostri non hanno conseguenze potenzialmente così gravi come quelle che potrebbe avere questo. Questo riguarda lei e altri che in Iran stanno facendo gesti simbolici, sapendo che possono pagare prezzi altissimi. Questo deve farci riflettere sul valore della libertà, che noi diamo per scontata”.

Secondo l’ultimo aggiornamento dell”agenzia di stampa iraniana per i diritti umani Hrana sono 508 le persone uccise durante le proteste in Iran, inclusi 69 bambini. Il numero di persone arrestate è superiore a 18.000. Il report riferisce che finora si sono svolte più di 1.200 manifestazioni di protesta in 161 città.

I nuovi dati forniti dall’agenzia si riferiscono al periodo dal 26 settembre al 7 dicembre.

Iran: giudici, subito pene deterrenti per i manifestanti
Il capo della magistratura iraniana Gholamhossein Mohseni Ajeei ha chiesto oggi nel corso della riunione del Consiglio supremo “punizioni deterrenti” il prima possibile per i manifestanti arrestati durante le proteste, come riferisce la Bbc. “I colleghi magistrati dovrebbero agire quanto prima per cercare di punire gli elementi che causano disordini”, ha affermato. “Ho ordinato al primo deputato della magistratura e al procuratore generale del Paese di seguire quotidianamente il processo di completamento dei casi dei principali indagati per le rivolte”, ha aggiunto.

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