Iran: giustiziato un cittadino iraniano-svedese per terrorismo. La condanna della Svezia

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iran - uomo - Kamran Sheikheh

Iran: giustiziato un cittadino iraniano-svedese per terrorismo. La condanna della Svezia – Habib Farajollah Chaab, detenuto dal 2020, era accusato di essere il leader del gruppo separatista Movimento arabo per la liberazione di Avaz, ritenuto responsabile di “numerosi attentati e operazioni terroristiche”

All’alba di sabato l’Iran ha giustiziato un cittadino iraniano-svedese, Habib Farajollah Chaab, condannato a morte per il reato capitale di “corruzione sulla terra”. Chaab, noto anche come Asyud, era considerato un terrorista ed era accusato di essere il leader del gruppo separatista Movimento arabo per la liberazione di Ahvaz (Asmla), che chiede uno Stato separato nella provincia sud-occidentale del Khuzestan, ricca di petrolio. Il gruppo è ritenuto responsabile della progettazione e realizzazione di “numerosi attentati e operazioni terroristiche”, tra cui quello a una parata militare nel 2018, che ha ucciso 25 persone.

Chaab era scomparso nell’ottobre 2020 dopo essersi recato a Istanbul, per poi riapparire un mese dopo in carcere in Iran. Nel dicembre successivo, le autorità turche avevano annunciato l’arresto di 11 persone sospettate di averlo rapito a Istanbul, averlo portato a Van, al confine con l’Iran, e averlo quindi consegnato alle autorità di Teheran.

“La condanna a morte di Habib Chaab (…), capo del gruppo terroristico Harakat al-Nidal, è stata eseguita nella mattinata di oggi”, ha annunciato sabato l’agenzia giudiziaria Mizan online. In Iran le esecuzioni vengono solitamente eseguite per impiccagione all’alba. Il tribunale aveva confermato la sua condanna a morte il 12 marzo.

Il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom ha reagito con “sgomento” all’esecuzione di Chaab, affermando che il suo governo aveva pregato l’Iran di non eseguirla. “La pena di morte è una punizione inumana e irreversibile e la Svezia, insieme al resto dell’UE, ne condanna l’applicazione in ogni circostanza“, ha dichiarato Billstrom.

La Svezia aveva già espresso preoccupazione per il caso di Chaab e i legami con l’Iran si erano inaspriti in passato anche per la condanna all’ergastolo pronunciata da un tribunale svedese nei confronti di un ex funzionario iraniano per il suo coinvolgimento nell’esecuzione di massa di prigionieri politici avvenuta nel 1988 nella Repubblica islamica.

Secondo le organizzazioni per i diritti umani, l’Iran è il secondo Paese cheesegue più condanne a morte dopo la Cina. La stima è di 582 impiccagioni solo nel 2022.

euronews

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