VENTI DI BURRASCA ALL’ASSEMBLEA DELL’ORDINE DEI MEDICI DI ROMA

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VENTI DI BURRASCA ALL’ASSEMBLEA DELL’ORDINE DEI MEDICI DI ROMA – Oggi si è scritta un’altra vergognosa pagina della nostra storia, di quell’Italia democratica di cui non è rimasto, purtroppo, più nulla.
L’assemblea dell’Ordine dei medici di Roma, il più grande e importante d’Europa, si è tenuta presso il Rome Marriott Park, contornata da forze dell’ordine schierate come in assetto di guerra.
Si doveva votare il conto consuntivo del 2021 e il bilancio di previsione del 2022.
Una grande affluenza come mai si era vista perché c’era da parte dell’Ordine la necessità di approvare il bilancio, dal momento che a Roma il 19 dicembre 2021 e a Torino e Udine in questi giorni non è passato.
La non approvazione significa il commissariamento dell’ordine stesso.
Sono stati chiamati tutti a votare, anche gli specializzandi, ovviamente non interessati minimamente all’argomento, e lì forse solo per compiacere i loro superiori.
La votazione è iniziata e si è svolta nonostante all’esterno ci fossero circa 250 medici che non si erano potuti registrare poiché erano state bloccate. Il voto prevedeva una croce sul sì o sul no su una scheda consegnata alla registrazione e mai utilizzata. Si è svolta, invece, in circa 6 secondi, per alzata di mano e senza contare il numero dei sì, dei no, degli astenuti e delle deleghe.
Così il Presidente ha decretato, non si sa in base a quale criterio, la vittoria dei sì.
A nulla sono valse le proteste delle centinaia di medici che di fronte ad una palese illegalità hanno fatto sentire la propria voce.
Ma la palese illegalità era sotto gli occhi di tutti, anche di coloro che non erano parte in causa.
Non si è attesa neppure la fine degli interventi dei soci che si erano prenotati per parlare.
Il Presidente e i consiglieri, nonostante le richieste di continuare l’assemblea, si sono alzati e se ne sono andati. I medici rimasti hanno continuato, mettendo per iscritto ciò che era accaduto e firmando ognuno il verbale di assemblea.
Le ripercussioni che questo gravissimo episodio avrà saranno molteplici, perché rappresenta l’ennesimo colpo inferto ad un popolo che in due anni e mezzo ha visto perdere il rispetto dei diritti umani, della democrazia, della libertà in tutte le sue forme.
Una voce si sta alzando dalle Alpi alle isole percorrendo tutto lo Stivale: quella dei medici che hanno messo la loro esperienza prima di accettare un dogma “scientifico “. Gli stessi medici che hanno curato non con tachipirina e vigile attesa, ma con scienza e coscienza; quei medici che stanno alzando la testa per il bene comune, per la salute, per la giustizia e la libertà di tutti noi.

C.P.

 

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