Cosa succede dopo la proclamazione del Presidente della Repubblica

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Presidente della Repubblica -La data del giuramento è stabilita d’intesa con il presidente uscente, che solitamente anticipa di qualche giorno la fine del suo mandato con delle dimissioni di cortesia.

Appena proclamato il nuovo presidente, il Presidente della Camera si reca a comunicare al nuovo Capo dello Stato l’avvenuta elezione. Il Presidente non entra immediatamente in carica, resta in carica il Predecessore fino al giuramento, in base all’articolo 91 della Costituzione. Solitamente tra elezione e giuramento passano pochi giorni, un solo giorno per Pertini e Saragat, ben 12 giorni per Gronchi. La data del giuramento è stabilita d’intesa con il presidente uscente, che solitamente anticipa di qualche giorno la fine del suo mandato con delle dimissioni di cortesia, il nuovo Capo dello Stato e i presidenti delle Camere.

Anche per il giuramento le Camere sono convocate in seduta comune, a Montecitorio. Il nuovo presidente arriva a Montecitorio mentre le campane del palazzo risuonano, entra in aula, giura nelle mani del presidente della Camere e poi svolge un discorso di insediamento che viene considerato indicativo delle linee guida a cui intende ispirare il suo settennato. Una volta giurato, la campana di Montecitorio suona nuovamente e vengono sparate 21 salve dal cannone del Gianicolo.

Il neo Presidente rende poi omaggio al Milite ignoto all’Altare della Patria, accompagnato dal presidente del Consiglio, mentre il cielo romano è solcato dalle Frecce tricolori. Scortato dai Corazzieri a cavallo, a bordo della Lancia Flaminia presidenziale, il nuovo inquilino si reca al Quirinale, dove sventola la bandiera italiana, quella europea e quella presidenziale, ammainata dal giorno delle dimissioni del predecessore.

Una volta ricevuti gli onori militari nel cortile d’onore del palazzo, nella sala degli Arazzi di Lille il Presidente uscente consegna al suo successore le insegne di Cavaliere di Gran Croce e gli ha fatto indossare il Gran cordone, massima benemerenza della Repubblica. A quel punto il dodicesimo presidente lascia il palazzo per stabilirsi nei nuovi uffici di senatore a vita, solitamente a palazzo Giustiniani.

Nel salone dei Corazzieri, davanti alle più alte cariche istituzionali e politiche, il presidente eletto riceve i saluti del presidente supplente e saluta brevemente i suoi ospiti. Il presidente del Consiglio rassega le sue dimissioni di prassi che, sempre di prassi, vengono respinte. Terminate le cerimonie di insediamento il tredicesimo presidente è in carica e avvia il suo mandato.

Agi

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