Di Maio sulla graticola. Sull’Ucraina, il Movimento si spacca

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Di Maio
(Fonte: "Adkronos")

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Vertice notturno con i vertici del partito: c’è distanza tra Conte e Di Maio ma si continua insieme. La guerra divide il leader e il Ministro degli Esteri. Per il Vicepresidente del M5S, Di Maio è “un corpo estraneo”

Riunione d’urgenza del Movimento 5 Stelle quella convocata ieri per discutere della questione ucraina. Sarebbero state quattro ore di fuoco: tanta la distanza tra la posizione del Ministro Di Maio sull’argomento e quella del leader del partito, Giuseppe Conte.
Nello specifico, le ire dei pentastellati sarebbero state causate dalla critica di Di Maio al “no” alla fornitura di nuove armi all’Ucraina.
Un capitolo che inasprisce ulteriormente la frangia di quanti, all’interno del M5S, vedono ormai il Ministro dell’Esteri troppo distante dal Movimento e dalle sue origini. Una sorta di “corpo estraneo”, come lo avrebbe definito il Vicepresidente del partito, Riccardo Riccardi.
“Mi attaccano con odio e livore e, invece di fare autocritica, mettono in difficoltà il governo in Europa”, aveva detto Di Maio prima dell’incontro. E ancora: “Vengo accusato dai dirigenti della mia forza politica di essere atlantista ed europeista. Lasciatemi dire che, da ministro degli Esteri, davanti a questa terribile guerra rivendico con orgoglio di essere fortemente atlantista ed europeista”, aveva detto Di Maio prima dell’incontro.
Niente espulsione dal Movimento per Di Maio e niente nuovo partito per il Ministro degli Esteri, ipotesi paventata dalla cronaca politica qualche giorno fa. Dopo il confronto, si continua insieme, per lo meno così sembra.
Un altro “punto della situazione”, probabilmente, sarà fatto questa settimana, dopo che il Parlamento avrà votato la risoluzione che l’Italia porterà avanti ai tavoli europei proprio in merito al conflitto ucraino. “Tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina e ignora la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. L’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano. Rischia di causare una guerra ulteriore, che può generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese. Ci serve unità per vincere in Europa la battaglia sul tetto massimo al prezzo del gas, per aiutare le famiglie e le imprese italiane”, aveva aggiunto il Ministro.
Intanto a dare un’altra spallata a Di Maio ha pensato anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Interrogato sulla possibile formazione che comporrà il centro nella politica italiana, il toscano non si è sbilanciato, ma, rispondendo a quanti gli hanno chiesto se Di Maio abbia le carte in regola per essere il leader di questa posizione, Renzi ha risposto così: “E’ una persona in cerca di autore. Se potessi dirgli una cosa, noi ci aspettiamo le scuse su vicende nostre dal caso Etruria al giustizialismo, ma soprattutto in questa fase la discussione vorremmo che fosse sui temi veri dell’atlantismo e non sul doppio mandato, perché trovo avvilente che loro discutano di questo”.

Marco Ottaviani

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