Roma: Nasser Bourita, le dichiarazioni del ministro marocchino per contrastare la rete dei trafficanti

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Nasser Bourita - Antonio Tajani - sahara

La rivelazione di Nasser Bourita accredita ulteriormente lo sforzo di Giorgia Meloni volto a contrastare la rete dei trafficanti che gestiscono il flusso di migranti irregolari.

Quando le barche cariche di migranti lasciano il Marocco per tentare la traversata verso l’Europa, i passeggeri che sono a bordo hanno già i numeri telefonici delle Ong da contattare per farsi recuperare in mare aperto. Lo ha detto in maniera chiara ed esplicita Nasser Bourita, ministro degli Esteri e dell’Emigrazione del Marocco, tra gli ospiti della prima Conferenza Internazionale su sviluppo e migrazioni, organizzata a Roma dal governo italiano. La rivelazione di Bourita accredita ulteriormente lo sforzo di Giorgia Meloni volto a contrastare la rete dei trafficanti che gestiscono le migrazioni illegali, giocando di sponda con i Paesi nord africani e del Medio Oriente.

Tornando alle dichiarazioni di Bourita, le rivelazioni del ministro marocchino, riportate da alcune fonti diplomatiche, sono emblematiche del malaffare celato dietro alla maggior parte dei flussi migratori provenienti dal nord Africa. “Il nostro punto di osservazione è che quando una barca carica di migranti passa dalle coste marocchine, i migranti hanno già il numero di telefono della nave Ong che li raccoglierà“, ha dichiarato l’alto funzionario di Rabat.

Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti, Bourita avrebbe anche apprezzato il format e i contenuti della Conferenza. “La novità del processo di Roma – ha spiegato – è che arriva al momento giusto e ha un valore aggiunto: l’idea di tradurre il dialogo in collaborazione operativa sia sul fronte del contrasto all’immigrazione illegale, sia sullo sviluppo, in una dialettica che supera lo scambio tra sicurezza e integrazione con un approccio pragmatico“.

L’importanza della collaborazione Ue-Africa

Come ha sottolineato Bourita, la collaborazione tra Europa e Africa è una conditio sine qua non per debellare la piaga dell’immigrazione irregolare. Non a caso, a margine della Conferenza, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato l’omologo saudita Abd al-Aziz bin Sàud Al Sàud e quello tunisino Kamel Fekih. “Occasione per rinnovare la comune volontà di rafforzare la collaborazione per la sicurezza e per il contrasto ad ogni traffico illecito“, ha informato il Viminale.

Meloni, artefice principale dell’iniziativa, ha postato sul proprio profilo Facebook una foto di gruppo dei partecipanti alla Conferenza accompagnando il tutto con una frase significativa. “Avviare un percorso condiviso in grado di attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa, per affrontare le cause profonde dei flussi irregolari e per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani. Animati da questo spirito, siamo onorati di ospitare oggi a Roma la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazione“, si legge sul post condiviso da Meloni…….

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