Immigrati, il governo cambia la Bossi-Fini. Ingressi più facili anche senza contratto – Alle imprese che si sono aggiudicate gli appalti delle opere finanziate dal PNRR manca manodopera, così il governo rivede la discussa legge sugli ingressi in Italia allargando le maglie.
E alla fine la legge Bossi-Fini, che da lustri regola gli ingressi degli immigrati in Italia e divide l’opinione pubblica e politica, verrà cambiata proprio da un governo di destra. Che ha necessità di facilitare le pratiche per avere i soldi del PNRR, o almeno quello che resta possibile avere dopo i pasticci della scorsa primavera, e offrire alle aziende che si sono aggiudicate gli appalti legati al recovery fund la possibilità di ricorrere a manodopera straniera per compensare quella mancante. Dunque sarà possibile entrare in Italia anche senza un contratto in tasca, e verrà concesso il visto di ingresso per lavoro in Italia agli stranieri che sono stati dipendenti di aziende italiane operanti in Paesi extracomunitari per almeno 12 mesi nei precedenti 4 anni. Una svolta a U che va ad aggiungersi al decreto-flussi che prevede ben 500mila ingressi legali nel giro dei prossimi tre anni.