I tamponi possono portare “lesioni legate al rischio meningite”. Parla l’Accademia di medicina francese

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I tamponi possono portare “lesioni legate al rischio meningite”. Lo dice l’Accademia di medicina francese

Che i tamponi rinofaringei possano dare falsi risultati è ormai risaputo. Come pure è circostanza nota che lo stesso inventore del test PCR, Kary Mullis, morto purtroppo pochi mesi prima dell’inizio dell’emergenza, abbia affermato che tale test non possa essere utilizzato per finalità diagnostiche, cioè per dire se un paziente è affetto da tale malattia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un recente promemoria, ha chiarito che il risultato del test deve sempre essere accompagnato da un esame clinico del paziente.

I rischi gravi dei tamponi

Su Byoblu esperti mettevano in guardia anche sui possibili rischi alla salute legati a tale indagine, soprattutto se non eseguita da mani esperte.
Adesso a confermarlo è anche l’Accademia Nazionale di Medicina francese. In un recente comunicato stampa l’ente ha affermato che non ci sono solo complicazioni considerate benigne come disagio, dolore o sanguinamento, ma anche rischi più gravi. Quello che più preoccupa i medici francesi e attenzionato anche dalla letteratura medica è “la rottura della base anteriore del cranio, che può portare a un rischio di meningite”.
Per evitarlo l’Accademia dei medici francesi propone una serie di buone pratiche da seguire. Prima di tutto “il medico o il sanitario che effettua il test deve informarsi sulla storia accidentale o chirurgica della sfera otorinolaringoiatrica del paziente”. Malformazioni naturali o interventi chirurgici al setto nasale o alla conca nasale devono quindi essere comunicati da pazienti al professionista che esegue il test. Occorre poi “non mettere mai la testa del paziente in iperestensione durante il prelievo, ma tenerla in una posizione naturale, con il mento parallelo al suolo e introdurre il tampone orizzontalmente lungo la cavità nasale e mai deviarlo verso l’alto, cioè verso la base del cranio”. Il test andrebbe sempre svolto “da professionisti appositamente addestrati a tale pratica”, ai bambini non dovrebbe essere fatto, “preferendogli il tampone salivare per la maggiore sicurezza e accettabilità”. I medici francesi scrivono anche andrebbero evitati gli autotest.

A Bolzano i tamponi nasali auto-eseguiti da bambini e ragazzi

La Provincia autonoma di Bolzano ha invece imposto con ordinanza ai bambini e ai ragazzi un tampone nasale rapido due volte a settimana per poter ritornare a frequentare in presenza, prevedendo la possibilità che l’esame sia auto-eseguito dagli stessi alunni sotto la supervisione di personale addestrato.
L’ordinanza non è stata ritirata, nonostante anche il Ministero dell’Istruzione abbia chiarito che il ritorno a scuola non possa essere subordinato a test obbligatori.

La causa al Tar sull’attendibilità dei tamponi

Da un punto di vista legale, è in corso al Tar Lazio una causa avente ad oggetto l’attendibilità del test PCR. Al centro della questione sono i cicli-soglia utilizzati per tale test. Molti laboratori utilizzano ancora cicli superiori a 40 e non inferiori a 35, mentre studi scientifici hanno dimostrato che, con un valore di cicli soglia uguale o maggiore di 34, nessun campione si è rivelato in grado di trasferire l’infezione in vitro. Da ciò conseguirebbe l’inidoneità del test a rivelare una condizione di infettività reale.

Byoblu

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