Nespole: il frutto dai mille benefici

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Le nespole sono i frutti del nespolo, un albero che appare di medie dimensioni che può raggiungere i 4–5 m in altezza (a differenza del giapponese, che può raggiungere i 10 metri in altezza), e con una larghezza della chioma che spesso supera l’altezza, latifoglio e caducifoglio. È un albero decisamente longevo, poiché può diventare anche pluricentenario, ma ha una crescita molto lenta. Inoltre, si può dire che è una pianta che piace molto alle api.

I fiori, ermafroditi, di colore bianco puro, sono semplici, a cinque petali; la fioritura nel complesso è molto decorativa. Nei soggetti selvatici, i giovani rami possono essere spinosi. Le foglie sono lanceolate. La fioritura è piuttosto tardiva, dato che avviene più o meno nel mese di maggio di ogni anno.

I frutti del nespolo, ossia le nespole, sono piccoli e tondeggianti, a buccia ruvida e di colore marrone chiaro, coperti da un sottile strato di peluria. Le dimensioni delle nespole possono variare da 2 a 3 cm di diametro. La raccolta avviene a frutto immaturo verso novembre, ma possono essere consumati man mano che maturano grazie al tepore domestico. In un primo momento, le nespole presentano una consistenza dura e un sapore acido ed astringente fino a dicembre, poi, grazie alla successiva trasformazione enzimatica della polpa, che ne riduce il contenuto di tannino, è possibile consumarle. I frutti, dopo la maturazione, arrivano ad avere una concentrazione di zuccheri di almeno il 20%.

Le nespole, dunque, non possono essere consumate nel momento stesso della raccolta, che si ha verso fine ottobre, ma vanno lasciate “ammezzire” in un ambiente asciutto e ventilato, cioè rammollire e virare di colore dal marrone chiaro al marrone scuro. La trasformazione enzimatica trasforma quindi la polpa, cancellando il forte sapore acido ed astringente, rendendole commestibili e zuccherini, questo nonostante la robusta buccia ed i numerosi e duri semi ne rendano difficoltoso il consumo. La polpa del frutto presenta gradualmente un gusto via via più dolce, anche se rimane una nota leggermente acidula, dovuta alla presenza di acido formico e acetico, e di solito viene mangiato togliendo il picciolo e risucchiando la polpa, trattenendo i semi al suo interno.

Le nespole presentano un buon contenuto di vitamina A e C e vantano un ottimo potere saziante, caratteristica, insieme al loro scarso apporto calorico, che le rende indicate come alimento da consumare all’interno di un regime dietetico dimagrante.

Da evitarne, tuttavia, un consumo eccessivo. Occorre restare accorti anche al nocciolo della nespola, che risulta tossico per l’organismo poiché contenente acido cianidrico.

Il nocciolo della nespola viene, invece, utilizzato in parte per la preparazione di un liquore di nespole, il celebre Nespolino.

Di Laila Maher

 

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