Variante Delta: scoperto focolaio fra Piacenza e Cremona

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Variante Delta, scoperto focolaio fra Piacenza e Cremona: 25 casi collegati in un’azienda – Un focolaio della variante Delta del coronavirus è stato scoperto tra i lavoratori della logistica e i loro contatti stretti tra le province di Piacenza, Cremona e Lodi. Dal 15 giugno per sei giorni l’Ausl di Piacenza ha sequenziato, individuato e isolato 25 casi della mutazione scoperta in India, dominante in Inghilterra e in espansione in altri Paesi. L’operazione di tracciamento capillare è stata resa possibile dal deciso abbassamento della curva in una delle aree d’Italia più martoriate dalla pandemia, che da qualche mese sta respirando. I contagi provengono tutti dal polo logistico piacentino. Un settore, per le condizioni di lavoro degli addetti, già in passato colpito dalla circolazione del virus e nel mezzo di giorni caldi anche per altre vicende, dopo le proteste e la morte di un sindacalista in Piemonte.

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Due le aziende coinvolte dal focolaio scoperto dall’Ausl, con 10 dipendenti positivi, mentre gli altri 14 sono amici, conoscenti o parenti stretti: 19 risiedono nella provincia emiliana, 4 in quella cremonese e due nel Lodigiano. A quanto pare, nessuno era vaccinato. L’età media dei positivi è infatti bassa. Nessuno ha avuto conseguenze gravi. Anche per questo c’è attenzione, ma non allarme. «Abbiamo allargato il più possibile il cerchio tentando di individuare i possibili contatti dei contagiati – ha spiegato il responsabile del dipartimento di Sanità pubblica, Marco Delledonne – in questi ultimi giorni, per fortuna, i tamponi non evidenziano più nuovi positivi e siamo abbastanza fiduciosi di essere riusciti a contenere il virus, grazie ad un’azione tempestiva». Una notizia incoraggiante, come quella che arriva dal Regno Unito: i dati dell’ultima settimana sulla pandemia evidenziano che da un lato l’incremento dei contagi dovuti alla variante pare rallentare, dall’altro il numero dei ricoveri in ospedale segue una progressione «meno veloce» e il numero dei morti giornalieri resta in media «molto basso», ha spiegato il ministro britannico alla Sanità Matt Hancock.

L’accelerazione dei vaccini si sta rivelando «efficace» anche contro questa mutazione, ha detto. La scoperta del focolaio dimostra l’importanza del tracciamento, possibile in presenza di numeri bassi. Nel Piacentino si contano 16 positivi nell’ultima settimana e un’incidenza di sei casi ogni 100mila abitanti, a fronte di 13 casi in regione e 14 a livello nazionale. Intanto il ministero della Salute ha disposto una nuova indagine rapida per stimare la diffusione nel Paese delle principali varianti del coronavirus in Italia, a partire proprio dalla Delta. La circolare è firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, che lo aveva annunciato nella conferenza stampa di venerdì scorso. In Campania su 321 tamponi di persone risultate positive, sono emersi 82 casi di Delta, ma anche 170 di inglese e 36 di brasiliana.

IlMessaggero

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