Covid: sale l’indice Rt. All’orizzonte l’ipotesi di un vaccino annuale

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Covid – Le stime sulla pandemia vanno viste al rialzo. I contagi sono tornati a salire ma per un bilancio sull’impatto di questa nuova ondata pandemica si dovrà aspettare l’autunno

Il Covid-19 torna a far paura. Davanti alla prima estate veramente “open” dalle restrizioni seguenti la pandemia, l’incidenza settimanale del virus a livello nazionale segna una impennata più che significativa. Nell’ultima settimana, il dato nazionale si è attestato a 1.071 casi di contagio ogni 100.000 abitanti (01/07/2022 -07/07/2022) a fronte dei 763 casi ogni 100.000 abitanti del periodo precedente (24/06/2022 -30/06/2022). Siamo ad oltre 300 casi in più. Davanti a questi dati, gli esperti non escludono, anzi, l’ipotesi di un vaccino anti-Covid annuale, come per l’influenza.

Le nuove stime sul Covid

Stando ai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 15 giugno – 28 giugno 2022, “l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,40, in aumento rispetto alla settimana precedente ed oltre la soglia epidemica”. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero – si legge nel report diffuso – è in aumento ed anch’esso sopra la soglia epidemica, con l’Rt a quota 1,24 al 28/06/2022 a fronte dell’1,22 rilevato al 20/06/2022. Cresce anche l’impegno dei reparti di terapia intensiva degli ospedali. Il tasso di occupazione è salito al 7 luglio al 3,5% a fronte del 2,6%, valore registrato dal Ministero della Salute al 30 giugno. In crescita anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% rispetto alla precedente rilevazione che lo vedeva pari a 10,3%.

Vaccinazioni: il futuro è adesso

Cosa c’è all’orizzonte per gli italiani? L’attenzione è alta e, qualora i numeri continuassero a salire, si potrebbe pensare di proporre un vaccino annuale, simile a quello per l’influenza. Per attendere un vero e proprio bilancio, probabilmente, si dovrà aspettare la fine dell’estate e capire quale sarà l’impatto di queste nuove ondate a medio e lungo termine. Gli esperti dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, sono in allarme ma ogni valutazione sarà fatta, con ogni probabilità, subito dopo l’estate. Solo allora sarà possibile capire quale impatto avranno i contagi edella malattia in autunno e in inverno. La coperta potrebbe essere corta.

Di Marco Ottaviani

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