Usa: allarme per sostanze pericolose nei cosmetici

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Usa: allarme per sostanze pericolose nei cosmetici – Il New York Times scrive che i ricercatori “hanno trovato livelli pericolosi di mercurio in creme contro l’invecchiamento”, tanto da mettere in relazione queste sostanze con il cancro al seno o all’utero. Lo stesso accade per i saponi, gli shampo, o con gli alimenti e le bevande.

Ogni giorno usiamo saponi, lozioni, deodoranti, prodotti per capelli e cosmetici su varie parti del nostro corpo. Ma negli ultimi anni, un numero crescente di segnalazioni ha sollevato numerosi interrogativi, scrive il New York Times, perché i ricercatori “hanno trovato livelli pericolosi di mercurio in creme ringiovanenti o contro l’invecchiamento, nei rischiaranti”, tanto da mettere in relazione l’uso delle sostanze chimiche di questi prodotti come nelle tinture dei capelli “al cancro al seno o all’utero”.

Lo stesso accade per i saponi o per gli shampoo. Poi c’è il versante infanzia, dove i bambini americani appaiono esposti a sostanze chimiche tossiche, provenienti da un’ampia varietà di prodotti, e che possono essere “causa di disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo ma anche fonte di obesità e asma”. Anche se, sottolinea il quotidiano, “a dire il vero, non tutte le sostanze chimiche fanno male alla salute”.

Lo stesso accade con gli alimenti e le bevande, tuttavia “piccole dosi di sostanze chimiche non chiare possono via via sommarsi nel tempo” e far male.

Non è un caso che cosmetici e prodotti per la cura personale siano regolamentati, ma le aziende spesso edulcorano le loro etichette con espressioni edulcorate come “di derivazione naturale”, “non tossico” e “pulito”, che suonano bene – osserva il giornale – “ma sono fondamentalmente solo espressioni di marketing”.

Domanda: in che modo il consumatore medio dovrebbe individuare quali sostanze chimiche possono danneggiarlo? Anche se gli esperti non sono sempre d’accordo su quanto incida l’esposizione a una sostanza chimica e i test per verificarlo sono estremamente limitati, i ricercatori consigliano “di scegliere prodotti che non aumentino l’esposizione complessiva alle tossine quando e dove è possibile”.

Questo è particolarmente importante “quando il corpo sta subendo cambiamenti cellulari e ormonali cruciali, come durante la gravidanza, la prima infanzia e la pubertà”. Molti ricercatori che studiano le tossine ammettono che vi sono “alcune creme e spray con ingredienti dubbi”. Quindi un altro consiglio, è fare di tanto in tanto il punto su ciò che si ingerisce e assimila e aggiornare il carrello dei prodotti con opzioni migliori ogni qualvolta s’acquista un nuovo prodotto.

Per cominciare, la Food and Drug Administration (Fda), che controlla i cosmetici negli Stati Uniti, ha vietato circa una dozzina di sostanze per motivi di sicurezza rispetto a Canada, Giappone e paesi dell’Unione Europe che ne hanno invece bandite a centinaia. L’elenco pubblicato dal quotidiano americano non è esaustivo, ma tra le sostanze messe al bando c’è il Butilidrossianisolo (Bha), i coloranti di catrame di carbone come m-, o- e p-fenilendiammina, la Dietanolammina (Dea), la Formaldeide, le Fragranze, in genere considerate “segreti commerciali”, il che significa che le aziende possono nascondere un certo numero di ingredienti chimici sotto termini generali come “fragranza” o “profumo”. Poi c’è l’Isobutano, il Propano o altri propellenti, i Parabeni per gli aromi, i Ftalati nelle plastiche, i Polietilenglicoli (Peg), il Talco, Toluene, Triclosano e Triclocarbano.

Ora conosciuti i nomi, non resta che fare una ricerca sulle etichette dei prodotti e individuarli. Quando vengono riportati… e scartare i prodotti che li contengono.

Agi

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