Nuova scoperta rivoluzionaria che potrebbe cambiare il futuro delle terapie per la sclerosi multipla

1 min read
covid dna - urine test

Nuova scoperta rivoluzionaria che potrebbe cambiare il futuro delle terapie per la sclerosi multipla – Un team di ricercatori dell’Istituto di Scienze Gliali (IGS) della Case Western Reserve University ha fatto una scoperta rivoluzionaria che potrebbe cambiare il futuro delle terapie per la sclerosi multipla.

La ricerca, pubblicata sulla rivista *Cell*, ha identificato un “freno” molecolare, la proteina SOX6, che impedisce la maturazione degli oligodendrociti, le cellule responsabili della riparazione della mielina nel cervello.

Normalmente, SOX6 aiuta nello sviluppo cerebrale mantenendo gli oligodendrociti in uno stato immaturo, garantendo che la mielina si formi nel momento e nel luogo giusti. Tuttavia, nella sclerosi multipla, questo meccanismo si blocca, impedendo la rigenerazione della mielina danneggiata, fenomeno che non si osserva in altre malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson, suggerendo una specificità della patologia.

I ricercatori hanno sperimentato un farmaco molecolare, un oligonucleotide antisenso (ASO), che riduce i livelli di SOX6 nei modelli murini. Il risultato è stato sorprendente: le cellule trattate sono maturate in pochi giorni, formando nuove guaine mieliniche attorno ai neuroni, dimostrando che è possibile riattivare il processo di riparazione cerebrale bloccato.

Questa scoperta apre nuove possibilità terapeutiche, suggerendo che gli oligodendrociti non sono irrimediabilmente danneggiati, ma rimangono bloccati nel loro sviluppo. Gli autori dello studio sottolineano il potenziale di questa strategia per sviluppare terapie rigenerative efficaci contro la sclerosi multipla, offrendo speranza di ripristinare le funzioni cerebrali compromesse dalla malattia.

Redazione

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Blog