Champions League, dominio della squadra di Zidane nel primo tempo, chiuso sul 2-0 anche grazie ai regali della difesa inglese. I Reds hanno riaperto la partita a inizio ripresa, ma dopo un quarto d’ora di sofferenza gli spagnoli hanno segnato il terzo gol
La stagione del Real Madrid incomincia a prendere una piega interessante. Liga ancora aperta (e ora c’è il Clasico), corsa verso la semifinale di Champions in discesa grazie al 3-1 sul Liverpool con le firme di Vinicius (doppietta) e Asensio. Se la finale del 2018 a Kiev era stata decisa dagli errori del portiere Karius, stasera è stata la rattoppata difesa inglese (e un Alisson non impeccabile sul terzo gol) a fare acqua da tutte le parti, soprattutto nel primo tempo. E il Real Madrid ci ha sguazzato. Per il Liverpool quarto k.o. nelle ultime quattro sfide di Champions contro gli spagnoli e strada tutta in salita.
Zinedine Zidane, già privo di Sergio Ramos, Carvajal e Hazard, ha perso nel primo pomeriggio anche Varane per il Covid, e così ha dovuto rimettere mano alla difesa, giocando a 4, con Lucas Vazquez e Mendy esterni e Militao e Nacho al centro. Non meno guai per Jurgen Klopp: out Van Dijk, Gomez, Matip e Henderson, quindi coppia di centrali in difesa composta ancora da Phillips e Kabak; in avanti Salah-Jota-Mané, con Firmino in panchina. Subito ritmi alti e grande aggressività in campo, ma si è vista la differenza tra le due squadre, anche nel periodo iniziale di maggior equilibrio: il Real ha avuto più facilità ad arrivare nell’area inglese in velocità e con giocate sempre azzeccate, il Liverpool al contrario è apparso più impacciato, macchinoso in mezzo al campo, mai pericoloso in attacco. Difesa del Real attenta, mentre quella del Liverpool ha cominciato piano piano a dare segni di cedimento, fino a crollare miseramente. Al 27′ il primo squillo degli spagnoli: lancio illuminante dalla propria trequarti di Kroos per Vinicius, che ha controllato di petto, ha bruciato Phillips e Alexander-Arnold e ha battuto Alisson con un tiro potente e preciso. Il raddoppio è stato propiziato da un altro lancio di Kroos e da uno sciagurato retropassaggio di testa di Alexander-Arnold, che ha permesso ad Asensio di entrare in area indisturbato e di battere il portiere con un pallonetto. Lo stesso Asensio (4 gol nelle ultime 4 partite) ha sfiorato il terzo gol dopo un altro errore, manco a dirlo, di un difensore, Kabak. Impietosi i numeri del primo tempo: 9-0 i tiri per il Real Madrid, 4-0 nello specchio, e Courtois spettatore.