Mondiale del Qatar: c’è grande attesa, ma anche grande preoccupazione per il mancato rispetto dei diritti umani, anche per costruire gli stadi. Sulla situazione è stato interpellato il calciatore tedesco – olandese Robin Gosens, 27 anni. Gioca nella Nazionale tedesca, ma è anche neo difensore dell’Inter.
Alla rivista sportiva tedesca “Kicher”, ha dichiarato di essere contrario al boicottaggio. “Il Mondiale è il sogno più grande della mia infanzia e, da ora, ho una possibilità realistica di esserci – si legge sul sito “FC Inter News” – Se poi ignoriamo le circostanze… Ma non è possibile, quindi l’attesa è smorzata. Non vivo la vita alla cieca e sono molto consapevole di quello che è successo in questo Paese per costruire alcuni stadi. Sono preoccupato e in imbarazzo. Da un lato, si tratta del mio grande sogno d’infanzia e di un’opportunità forse unica di prendere parte a una Coppa del Mondo. Da piccoli giocavamo la Coppa del Mondo in giardino, sceglievamo un Paese ed eravamo per l’intera estate in Spagna o in Francia o in Ghana. Ci dicevamo: ‘Immagina quanto sarebbe fantastico essere davvero lì’. E ora potrebbe accadere! Ma ora si gioca in Qatar e non puoi davvero aspettarlo perché ci sono così tante altre questioni che mi toccano. Provo amarezza nel capire che non puoi vivere un Mondiale con grande aspettativa”.
Poi ha aggiunto: “Non so se un il boicottaggio servirebbe a qualcosa …”; forse “sarebbe troppo tardi”. Si può attuare “l’pproccio che preferisco. Sappiamo che il mondo intero guarderà e che comunque sarà un Mondiale politico. Perché non utilizziamo questa piattaforma per attirare l’attenzione sugli abusi? Certo, non puoi nemmeno andare lì e dare l’esempio. Ma puoi anche usare questo mese per inviare messaggi”. Vedremo quali e se serviranno.