Djokovic: “Questo titolo è un sollievo, quello che ho passato mi ha dato la spinta”

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Novak Djokovic
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Djokovic: “Questo titolo è un sollievo, quello che ho passato” – Nole analizza il valore di questa vittoria: “Ne avevo bisogno, ora sono pronto per Parigi e mi sento tra i favoriti”.

È il Masters 1000 numero 38 della carriera ma è come se fosse il primo. Per il valore simbolico, di rinascita, dopo tutto quello che era successo dall’inizio dell’anno a oggi. Dopo il Grande Slanm fallito all’ultima partita, nella finale persa da Medvedev, dopo le polemiche sul vaccino e l’espulsione dall’Australia, chiunque altro sarebbe caduto in depressione. Non lui, non Nole il guerriero che ieri ha smontato Stefanos Tsitsipas come un puzzle per trionfare al Foro Italico la sesta volta. “Un sollievo – lo ha definito Nole -. Dopo tutto quello che era successo a inizio anno, avevo bisogno di vincere un titolo importante. Soprattutto con uno Slam dietro l’angolo”. Il Roland inizia tra una settimana e con Rafa Nadal nuovamente sofferente per il problema al piede sinistro, è certamente il numero 1 al mondo il favorito a bissare il successo del 2021: “Nadal è il più grande rivale della mia carriera. Fino a che gioca lui, gioco io…” ha tenuto a specificare prima di proseguire con il pronostico: “Considerate le ultime partite e il ranking, beh naturalmente anche io mi considero tra i favoriti”.

RABBIA E RINASCITA

La rabbia per quanto accaduto a inizio anno, alla fine è diventata la benzina che ha alimentato il fuoco della rivincita: “Cerco sempre di usare le avversità o il tifo contro per caricarmi nelle sfide. E cerco sempre di fare tesoro di ogni esperienza, sperando che tutta quella sofferenza e quella pressione mi abbiano reso più forte. Ormai, però, è tutto dietro le spalle. anche a livello mentale sto bene, sono lucido”. Intanto, in casa Djokovic, oggi si festeggia un altro successo, quello di Stefan, il primogenito di Nole: “Ho appena saputo che mio figlio ha vinto la sua prima finale – ha detto -. È un torneo piccolo ma i primi match restano impressi nella tua mente e volevo che lui li vivesse in maniera positiva. Non l’ho mai forzato a giocare ma ama davvero questo sport, e certo, sarei felice se un giorno giocasse a tennis”. Il futuro è prenotato.

Gazzetta

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