Global Cybersecurity 2024: il Marocco nella prima categoria – Secondo il rapporto dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), il Marocco si è classificato nella prima categoria del Global Cybersecurity Index 2024, con forti misure nazionali di sicurezza informatica.
Il Marocco è stato riconosciuto come uno dei paesi con le migliori prestazioni in termini di sicurezza informatica, secondo l’ultimo Global Cybersecurity Index (GCI) pubblicato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni ( ITU ). L’edizione 2024 colloca il Marocco nel Tier 1, la categoria più alta, che riflette un forte impegno nazionale nelle misure di sicurezza informatica.
I punteggi assegnati da GCI al Marocco sono notevoli: misure giuridiche (20/20), misure tecniche (18,12/20), misure organizzative (20/20), misure di sviluppo delle capacità (19,38/20) e misure di cooperazione (20/20), per un totale di 97,5 punti. su 100.
I paesi di livello 1 sono descritti come “modello” con punteggi da 95 a 100 su 100, dimostrando “un forte impegno in materia di sicurezza informatica verso azioni coordinate e guidate dal governo che comprendono la valutazione, l’istituzione e l’implementazione di determinate misure di sicurezza informatica generalmente accettate in tutti e cinque i pilastri o oltre”. a tutti gli indicatori”, secondo il rapporto ITU.
Impegni in materia di sicurezza informatica
I buoni risultati del Marocco si inseriscono in un contesto di rafforzamento degli impegni globali in materia di sicurezza informatica. Il punteggio medio globale per i paesi, secondo l’ITU, è aumentato a 65,7 su 100 dal 2020.
Tra le aree analizzate, queste includono l’implementazione di norme sulla protezione dei dati e sulla privacy, l’istituzione di CIRT nazionali, lo sviluppo di strategie nazionali globali di sicurezza informatica, la conduzione di campagne di sensibilizzazione e la partecipazione ad accordi internazionali sulla sicurezza informatica.
L’inclusione del Marocco nel gruppo più alto suggerisce che il paese ha effettuato investimenti sostanziali e impegni politici per rafforzare le proprie capacità di sicurezza informatica. Tuttavia, l’ITU sottolinea che anche per i paesi con i migliori risultati “c’è sempre spazio per la crescita, il perfezionamento e l’adattamento, indipendentemente dal punteggio GCI di un paese”.