Messico: altro giornalista ucciso. E’ il nono da gennaio. Si tratta di Luis Enrique Ramírez, 59 anni, fondatore del sito “Fuentes Fidedignas” (“Fonti Affidabili”).
Il cadavere dell’uomo è stato trovato avvolto in sacchetti di plastica neri su una strada sterrata nei pressi di quella principale México-Nogales nella città di Las Nanchiz, vicino a Culiacán, capitale dello stato di Sinaloa, dove dominano le bande criminali. Alcune fonti rendono noto che Ramirez era stato rapito l’altroieri, mercoledì 4 maggio, nel suo quartiere, da sconosciuti armati.
Le organizzazioni dei diritti umani e per la libertà d’espressione hanno lamentato che i giornalisti hanno sempre più difficoltà a lavorare in Messico. Il 15 marzo alcuni malviventi hanno sparato ad un altro, Armando Linares, direttore del quotidiano Monitor Michoacán, nell’omonimo stato meridionale del Paese. L’uomo si trovava nella sua casa di nella città di Zitácuaro.
Il sito “Articolo 19”, associazione indipendente per la libertà di espressione, denuncia che dal 2000 in Messico sono stati uccisi 153 giornalisti.