La stangata per i fuorisede: aumentano gli affitti, diminuiscono le stanze – Milano è la città più cara per una singola. A Venezia i prezzi quadruplicati in un anno. Napoli la più richiesta. Immobiliare.it rileva l’andamento del mercato dopo la fine delle restrizioni pandemiche.
Meglio cercare un posto letto in una stanza condivisa, che aspirare a una singola. Mediamente l’affitto costerà l’11% in più. Un po’ meno il posto letto, che aumenta, sì, ma del 9%. Una buona notizia per chi possiede immobili da affittare, ma per gli studenti o lavoratori fuorisede la stangata, alla ripresa delle lezioni, è servita.
Sono le rilevazioni contenuta nel rapporto di Immobiliare.it Insights, business unit. E gli aumenti cambiano da città a città, con Milano che si classifica al primo posto per i rincari sugli affitti. Nel capoluogo lombardo una stanza singola può arrivare a 620 euro, contro i 439 di media nazionale.
L’aumento è del 20%, 8,2% in più rispetto al periodo pre-pandemia. Pesa anche l’aumento della domanda. La ricerca di una stanza in affitto è cresciuta del 45%, del 41% la domanda di un posto letto. E dopo Milano c’è Roma, tra le città più care per i fuorisede, che nella capitale possono spendere 465 euro per la singola e 248 per un posto letto in una doppia.
Un po’ meno care Firenze, con 450 euro e Bologna, con 447. Torino, Venezia e Napoli, accolgono studenti anche con cifre tra i 360 e i 337 euro. Ma nella laguna il confronto con gli altri anni fa quadruplicare i prezzi. In controtendenza le città del Sud, dove i prezzi sono addirittura diminuti di quasi il 20%, come a Pescara, o a Catanzaro (-10,6%).
La città più richiesta dai fuorisede è Napoli. In un anno la domanda è cresciuta del 118%. Anche Palermo (+97,2%) e Novara (+93,4%) hanno visto aumentarele richieste di posti letto. Mentre Ancona (-34,4%), Trieste (-27,7%) e Genova (-22%) sono le città meno attrattive nel 2022. Effetto della fine delle restrizioni pandemiche.
Per l’amministratore delegato di Immobiliare.it Carlo Giordano studenti e lavoratori fuori sede sono tornati a popolare i grandi centri, innescando di fatto la ripresa del mercato delle locazioni.
“L’elevata richiesta, che ha portato ad una contrazione dell’offerta – spiega Giordano – ha fatto sì che i proprietari tornassero ad alzare i prezzi, che attualmente in molte città sono addirittura superiori a quelli del periodo pre-pandemico. Questo trend richiederà ulteriori sacrifici alle famiglie per assicurare le migliori opportunità di studio o professionali ai loro figli”.