Il soggiorno prolungato dei migranti, sta creando crescenti tensioni con la popolazione locale. Al-Mahdi, durante un’intervista radiofonica, ha dichiarato che “la situazione è estremamente grave” e ha sottolineato che “la cosa più pericolosa che sta accadendo oggi è la presenza di immigrati nelle città di Al-Amra e Jebniana.” Il parlamentare ha anche accusato i migranti di aver occupato terre appartenenti ai cittadini locali, in particolare uliveti, alimentando ulteriormente le preoccupazioni.
Secondo Al-Mahdi, bande criminali composte da migranti sarebbero responsabili di numerosi atti di violenza, tra cui l’ingresso forzato nelle abitazioni, sequestri di denaro e minacce con spade e coltelli. Il parlamentare ha visitato alcune delle vittime di questi crimini, confermando che le bande rappresentano una grave minaccia per la pace sociale nella regione.
Al-Mahdi ha anche evidenziato il legame tra l’aumento dei migranti clandestini e la situazione di emergenza nelle città italiane, dove si registrano frequenti attacchi con armi bianche e infiltrazioni di estremismo. In risposta a questa situazione, ha chiesto un intervento dell’esercito tunisino per fermare i crimini e garantire la sicurezza dei cittadini. Ha anche suggerito il trasferimento dei migranti in zone più isolate, lontano dalle aree popolate, per evitare ulteriori conflitti con la comunità locale.
Anche altri deputati tunisini hanno lanciato un allerta sui rischi connessi all’afflusso massiccio di migranti, che secondo loro rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale. I rappresentanti della regione di Sfax hanno espresso “profonda indignazione” per quella che definiscono una situazione “pericolosa e miserabile” nelle delegazioni di Jebniana e Al Amra. Gli abitanti di queste aree vivono “in uno stato di terrore e rabbia”, temendo crimini che, sostengono, potrebbero essere commessi dai migranti africani. I deputati Hassan Jarboui, Issam Shoshan, Fatima Masdi e Tariq Mahdi hanno riportato episodi di violenza contro i residenti, menzionando casi estremi di omicidi e stupri. Secondo i deputati, molte famiglie evitano di denunciare gli episodi di violenza sessuale “per timore di scandali e stigma sociale”.
Altri membri del Parlamento hanno sottolineato l’urgenza di sviluppare soluzioni concertate con i paesi di origine dei migranti, specialmente quelli confinanti, per controllare i flussi migratori irregolari e limitarne l’ingresso in Tunisia.