Nuovo stabilimento metallurgico ecologico, con impronta italiana

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Nuovo stabilimento metallurgico ecologico, con impronta italiana – Nella regione di Sous-Massa l’industria continua a crescere, nonostante la crisi pandemica, stimolata dalla dinamica degli investimenti grazie al Piano di Accelerazione Industriale (PAI). In questa regione, prima zona industriale di produzione e trasformazione primizie in Marocco e a forte attività di esportazione, la Holding “Unimagec Financial” ha aperto la nuova filiale Unipipe and Profil (UPP) con grande investimento nel settore metallurgico per la produzione di tubi strutturali, tubi e tubi zincati.  L’entità delle parcelle assegnate per acquisto rateale è uno dei motivi per la scelta della location, spiega Badr Messaoudi, amministratore delegato dell’azienda.

Distribuita su 11.000 m², l’unità industriale ha richiesto un investimento di circa 4 milioni di dollari ed è operativa dallo scorso gennaio dopo 18 mesi di costruzione. Si prevede,  nel medio termine, un investimento totale di circa 30 milioni di dollari per lo sviluppo di questa fabbrica, dotata di macchinari di produzione all’avanguardia, importati dall’Italia e dalla Turchia, e che ha richiesto un intenso supporto nella formazione delle risorse umane. Secondo le stime la filiale prevede la creazione di quasi 100 nuovi posti di lavoro.

L’innovazione e la sostenibilità sono sempre di più un pilastro fondamentale nello sviluppo industriale, tra i maggiori settori responsabili di emissioni CO2 in atmosfera, e dove il Marocco è impegnato con piani strategici nazionali per la salvaguardia dell’ambiente. Per i project manager, come riporta il sito lavieeco, la nuova filiale ha adottato un approccio ambientale a tutti i livelli del processo di produzione. Così entra in campo l’eccellenza industriale italiana. L’impianto, infatti, è caratterizzato in particolare da macchine di filtrazione 100% Made in Italy che permette il riutilizzo dell’acqua impiegata nel processo di raffreddamento e lo scorrimento dei prodotti. “Si tratta di un’apparecchiatura di nuova generazione nel suo genere, che filtra l’acqua utilizzata e ne consente il riutilizzo per due anni e la sua conservazione nella vasca del depuratore. Inoltre, assorbe i rifiuti. In questo modo si risparmia acqua e si protegge l’ambiente ”, afferma il responsabile della qualità, della sicurezza e dell’ambiente dell’unità. Sempre a livello ecologico, l’impianto industriale è contraddistinto da una centrale solare. “L’idea è di ridurre la bolletta energetica fino al 45%” secondo l’azienda.

EJA

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