Hafid Bouazza, scrittore di origini marocchine, è morto ieri ad Amsterdam, in Olanda. Da tempo era alle prese con problemi di salute
(Adnkronos) – Lo scrittore olandese di origine marocchina Hafid Bouazza, narratore dei sentimenti di sradicamento dei migranti, autore di romanzi onirici sulla realtà dell’emigrazione, è morto ieri in un ospedale di Amsterdam all’età di 51 anni. Lo ha annunciato la casa editrice olandese Querido su Twitter. Da tempo alle prese con problemi di salute, Bouazza ha lottato per anni contro il consumo di alcol e droghe.
Nato a Oujda, in Marocco, nel 1970, ed emigrato ancora bambino, all’età di 7 anni, in Olanda, Bouazza si era è laureato in lingua e letteratura araba all’Università di Amsterdam. Era considerato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta “letteratura olandese di migrazione”. Ha pubblicato diversi romanzi ed è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti letterari in Olanda e in Belgio, tra cui il Golden Owl Award.
Il suo romanzo più famoso è Paravion (pubblicato in italiano da Carbonio): racconta di tre generazioni che vivono in un villaggio in Marocco che ricevono lettere e pacchi dai compatrioti emigrati ad Amsterdam. Carbonio ha pubblicato anche “I piedi di Abdullah”, vincitore del premio Edgar du Perron. Il romanzo narra di un villaggio marocchino brulicante di bordelli, mendicanti, pescatori e moschee, descritto con l’affetto della memoria del bambino ma mediato con l’ironia dell’adulto trapiantato in una metropoli europea. È stato anche traduttore di poesia araba e di alcuni drammi di William Shakespeare. Nel suo lavoro di saggista e di opinionista Bouazza era molto critico nei confronti dell’Islam.