Degli 1,4 miliardi di dosi di vaccini anti-Covid 19 iniettate nel mondo fino ad oggi, appena 24 milioni sono state iniettate in Africa, ovvero meno del 2%. Lo ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite Onu António Guterres.
Riunitosi per un dibattito ministeriale sulla ripresa dalla pandemia in Africa, il Consiglio di Sicurezza ha emesso un nuovo appello per colmare il “divario sanitario” che persiste nel continente, in considerazione dell’accesso limitato a vaccini.
In una dichiarazione letta dalla Presidenza del Consiglio di Sicurezza per il mese di maggio a nome degli altri suoi membri, vale a dire la Cina, rappresentata dal suo Ministro degli Affari Esteri Wang Yi, si invitano i paesi sviluppati “e chiunque altro possa farlo” ad accelerare li donazione di dosi di vaccino ai paesi africani, in particolare nell’ambito del meccanismo per accelerare il meccanismo della COVAX e l’accesso agli strumenti per combattere il Covid-19.
Consapevole che sono in corso discussioni sugli sforzi per revocare i diritti di proprietà intellettuale per i vaccini, il Consiglio ha sottolineato ulteriormente la necessità di “migliorare la disponibilità di materie prime e facilitare il trasferimento volontario di tecnologia e know-how” in modo da aumentare le capacità di produzione. “Il protezionismo dei vaccini deve finire”, ha esortato il presidente della Commissione dell’Unione Africana (UA), Moussa Faki Mahamat, indicando che l’organizzazione regionale ha creato un Fondo di risposta al Covid-19 per finanziare il recupero del continente e programmi di vaccinazione africani. “Spetta ora alla comunità internazionale”, ha affermato, “sostenere questo Fondo e introdurre maggiore flessibilità” nel finanziamento dei programmi di ripresa socioeconomica.
La stessa richiesta è arrivata dal Segretario generale delle Nazioni Unite che ha sollecitato la condivisione delle dosi, l’eliminazione delle restrizioni all’esportazione, l’aumento della produzione locale e il finanziamento completo dell’Acceleratore ACT e del meccanismo della COVAX. Il continente africano ha ricevuto tra febbraio e maggio solo un quarto – 18,2 milioni – delle 66 milioni di dosi previste attraverso il meccanismo della COVAX.
Di Laila Maher