Sicilia – “Le Madonie sono sotto attacco, c’è un disegno dietro a questi roghi. Stiamo facendo la conta dei danni.
Da una prima ricognizione ci sono state tre aziende artigiane che hanno avuto danneggiati i capannoni, aziende agricole pesantemente colpite dal fuoco non solo nelle colture, ma anche nelle strutture. Gli animali siamo riusciti a metterli in salvo. Grossi danni ai vigneti”. Lo dice il sindaco di Polizzi Generosa (Palermo), Gandolfo Librizzi, che ha passato la notte insieme a centinaia di uomini cercando di fronteggiare le fiamme anche con i secchi d’acqua. “Quando si tratta di far fronte all’emergenza siamo bravissimi. Qui nei nostri territorio c’erano tantissimi volontari, carabinieri, guardia di finanza, forestali e protezione civile – aggiunge il sindaco – Quello che non capisco perché non si fa nulla per la prevenzione. Nessun sostegno ai Comuni, nessun aiuto agli agricoltori e allevatori.
Eppure in questi giorni il disegno è chiaro. Le Madonie sono state sotto attacco. A Petralia Soprana (Palermo) il sindaco Pietro Macaluso sta facendo la conta dei danni. “Una decina di cittadini intossicati soccorsi dal 118 – dice – qualcuno di loro finito al pronto soccorso. Più di cento persone evacuate. Tre famiglie rimaste senza casa che hanno trovato alloggio in casa di parenti. Dieci aziende agricole danneggiate e cento animali morti”. Ancora il territorio brucia ma la speranza è che il peggio sia passato. “Siamo stati sotto attacco – aggiunge il sindaco Macaluso – Non si capisce perché, ma le Madonie sono state colpite in modo chiaro. Alle favole crediamo quando siamo piccoli. Non c’è stato nessun centro delle Madonie che non abbia avuto danni dall’inferno di questi giorni. Blufi, Geraci Siculo, Petralia Soprana e Sottana, Castellana Sicula, Gangi, Polizzi Generosa. Bisognerà capire il motivo di questa aggressione e lavorare perché il prossimo anno non siamo di nuovo a fare la conta dei danni”.