Wuhan – Gli scienziati di Wuhan avevano pianificato di rilasciare particelle di coronavirus potenziato nelle caverne in cui vivono i pipistrelli 18 mesi prima dello scoppio della pandemia.
Rilasciare delle particelle di coronavirus potenziate nelle caverne dove vivevano i pipistrelli per inocularle contro le malattie che avrebbero potuto fare il salto di specie finendo per contagiare anche l’essere umano.
Era questo il piano degli scienziati di Wuhan e degli Stati Uniti studiato 18 mesi prima dello scoppio della pandemia. Il progetto prevedeva di rilasciare delle nanoparticelle contenenti “nuove proteine chimeriche” di coronavirus, in grado di penetrare nella pelle, all’interno delle caverne dello Yunnan. L’indiscrezione arriva da dei nuovi documenti, rilasciati da Drastic, un team di investigazione composto da scienziati di tutto il mondo che stanno indagando sulle origini del Covid-19, riportati dal Telegraph, un noto quotidiano del Regno Unito.
Infettare i pipistrelli con virus potenziati: il piano degli scienziati di Wuhan
L’origine del coronavirus continua a rimanere un mistero e da mesi scienziati ed esperti continuano a lavorare per cercare di capire da dove sia nato il virus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Una nuova pista adesso arriva da un piano, elaborato da un gruppo di scienziati di Wuhan, con cui si aveva anche intenzione di creare dei virus chimerici, in grado di infettare più facilmente gli uomini, chiedendo alla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) un finanziamento di 14 milioni di dollari.