Rimini: figli negati per 3 anni, assistenti sociali a processo

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Rimini: figli negati per 3 anni, assistenti sociali a processo – “Mancata esecuzione dolosa di un ordine del giudice”. È il reato da cui dovranno difendersi davanti al tribunale di Rimini l’ex responsabile del servizio Tutela minori dell’Ausl di Rimini Laura Pulvirenti (ora in pensione) e la collega Tiziana Valer alla guida del Servizio sociale Responsabilità genitoriale e tutela minori della stessa azienda sanitaria. La prima deve rispondere anche di diffamazione nei confronti della famiglia che aveva preso in affido i bimbi al centro della vicenda.

Le accuse

Nell’udienza preliminare il Gup Benedetta Vitolo ha fatto proprio il castello accusatorio presentato dal pubblico ministero Davide Ercolani, ovvero che le due dirigenti avrebbero deciso di interrompere per tre anni gli incontri periodici tra madre e figli sulla base di una relazione non più attuale al momento della comunicazione al Tribunale dei Minori di Bologna. Le due imputate, secondo l’accusa, si erano convinte che gli incontri con l’adulta fossero disturbanti per i minori e che lei non fosse adeguata a occuparsi di loro. Convincimenti rafforzati dalla relazione di una pediatra che mise nero su bianco il racconto dei piccoli pazienti secondo i quali la madre li accompagnava di notte a incontrarsi con donne e uomini nudi, li costringeva a guardarli e voleva ballare con loro. Si scoprì invece, quando era già troppo tardi, che li aveva semplicemente portati ad assistere all’esibizione pubblica di un famoso gruppo brasiliano di samba.

La denuncia

Per la donna era scattata così la denuncia di maltrattamenti in famiglia. Per uscire da questa situazione e riacquistare la propria vita si è affidata agli avvocati Salvatore ed Andrea Di Grazia che a loro volta hanno trovato una preziosa fonte di collaborazione nel professor Camillo Valgimigli. Purtroppo però, nonostante la tempestiva archiviazione dell’accusa contro la loro assistita, la patria potestà alla signora non è mai stata restituita.

Lo sgonfiamento del filone d’indagine contro la donna ha però fatto si che le attenzioni della Procura si siano concentrate sulle comunicazioni intercorse tra le assistenti sociali e il Tribunale dei Minori.

La diffamazione

Nel capo di imputazione le si accusa di avere «relazionato contrariamente al vero che la sospensione» era dovuta dal mancato rispetto delle prescrizioni da loro impartite alla madre. Laura Pulvirenti è anche accusata di diffamazione nei confronti dei genitori affidatari dei due bambini.

Le due imputate sono assistite dagli avvocati Luca Ventaloro e Martina Montanari. «Siamo assolutamente convinti della regolarità del comportamento delle nostre clienti – sottolinea Ventaloro – perché le due dirigenti hanno obbedito e ottemperato puntualmente ai decreti del Tribunale dei Minori. Per questo siamo molto, molto fiduciosi che dimostreremo la loro innocenza nel corso del dibattimento». La madre si è costituita parte civile con l’avvocato Diego Dell’Anna. Prima udienza il prossimo 26 ottobre.

corriereromagna

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