Milano: bomba clandestini, 50mila “fantasmi”

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Milano: bomba clandestini, 50mila “fantasmi” – La città è tra le prime destinazioni di chi sbarca in Italia. La prefettura: più controlli nella zona dell’ultima violenza sessuale. Nei primi quattro mesi dell’anno 633 denunce e 50 arresti. Ieri altri due abusi: indaga la squadra mobile.

Se si parla di «fantasmi» a Milano, cioè di persone immigrate senza documenti e di cui le autorità sanno poco o nulla, si parla necessariamente della stazione Centrale e dei suoi dintorni. Qui bivacca, dorme e a volte delinque la maggior parte degli stranieri che in città non ha una vita alla luce del sole. E qui gravitava anche Fadil M., il 26enne marocchino irregolare che le telecamere dello scalo ferroviario hanno ripreso mentre picchiava e violentava in ascensore una turista di 36 anni. È stato arrestato ed è in attesa della decisione del gip sulla convalida del fermo e sulla detenzione in carcere.

Intanto ci sono altre due denunce di stupro formalizzate nella giornata di ieri a Milano. Nella prima la vittima è una italiana 57enne senza fissa dimora, che frequenta l’area della Centrale e che venerdì sera sarebbe stata abbordata da un altro clochard, un africano sulla trentina. L’uomo le avrebbe offerto un riparo per la notte nella sua tenda, a un chilometro e mezzo di distanza dalla stazione, in piazza Carbonari e lì l’ha aggredita e ha abusato di lei. Sempre venerdì sera, tutt’altro scenario e protagonisti che più diversi non si può. In un albergo del centro, una coppia cena e poi sale in stanza dove la donna si sente male. La presunta vittima racconta di aver chiesto a quel punto di usare il bagno e che il suo accompagnatore ne avrebbe così approfittato per metterle le mani addosso. La donna è fuggita e ha sporto denuncia.

A Milano ci sarebbero, secondo le stime di un anno fa, circa 50mila clandestini. Si tratta del 10 per cento di tutti gli irregolari presenti in Italia, in totale appunto più o meno mezzo milione.

Anche il sindaco Giuseppe Sala ha di recente lanciato l’allarme dei minori stranieri non accompagnati: sono arrivati a 1.300. Tra piazza Duca d’Aosta e via Vittor Pisani sono accampati decine di sbandati. Il 10 maggio il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarà a Milano proprio per affrontare il nodo della sicurezza nell’area più presidiata eppure più pericolosa della città. La Prefettura ha fatto sapere che gli sforzi nella zona della stazione Centrale saranno intensificati. Dal 16 gennaio al 27 aprile le forze dell’ordine hanno controllato 44.714 persone. Di queste, 633 sono state denunciate e 50 arrestate. Dopo le verifiche sono stati emessi 301 provvedimenti di espulsione, dei quali 41 con accompagnamento presso il Cpr, 253 ordini di lasciare il territorio nazionale e sei accompagnamenti alla frontiera. In totale il questore ha emesso 133 misure di prevenzione: 99 divieti d’accesso alle aree urbane e 34 fogli di via.

I recenti dati della Questura, relativi alla città e all’anno 2022, disegnano ancora meglio la situazione. I cittadini extracomunitari regolari sono 493.052, i permessi di soggiorno rilasciati dall’Ufficio immigrazione quasi 183mila, i rifiuti del permesso di soggiorno 1.231. Le richiesta di asilo sono state quasi 7mila in un anno e i permessi rilasciati per asilo 12.733 (+73% rispetto all’anno prima). Nessun richiedente asilo è stato ricollocato in altro Stato. I provvedimenti di espulsione sono stati 2.647 (+43%), di questi 1.903 sono ordini di lasciare l’Italia (vale a dire senza avere la possibilità di sapere se lo straniero è davvero uscito dal nostro Paese) e 303 rimpatri effettivi (il resto sono misure alternative oppure «trattenimenti» nei Cpr). Nella propria relazione annuale tra l’altro il questore Giuseppe Petronzi ha sottolineato il preoccupante fenomeno delle recidive. «Quasi 13 arresti al giorno (nel 2022 appunto, ndr) farebbero pensare ad un’azione repressiva autenticamente efficace. Va però segnalato un alto tasso di persone arrestate più volte, spesso per la commissione dello stesso reato anche a distanza. O di persone denunciate a piede libero e poi arrestate per la commissione di reati più gravi». Come esempio Petronzi ha citato proprio quello «dello straniero, fermato» all’inizio di aprile per lo stupro di una ragazza fuori da una discoteca. «Questi era già stato condannato e aveva scontato la pena in carcere per rapina e un’altra violenza. Dopo la scarcerazione, era stato nuovamente arrestato per resistenza nel luglio dell’anno scorso e rilasciato a novembre».

Per quanto riguarda le violenze sessuali, i dati sull’incidenza di arresti di cittadini stranieri sono in linea con quelli nazionali: sono circa il 40 per cento. In città come a livello nazionale la maggior parte delle violenze di genere avviene in famiglia, su donne e da parte di partner o ex partner. A Milano nel 2021 sono state denunciate 477 violenze (dati del Viminale). Per questo tipo di reati in Italia l’incidenza degli stranieri su arrestati e denunciati è del 39,5 per cento. Per Milano è disponibile una statistica del Tribunale. Nel 2021 gli imputati per maltrattamenti, atti persecutori e violenze sessuali erano italiani nel 58 per cento dei casi, stranieri nel restante numero.

IlGiornale

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