Pisa e Firenze: corteo pro Palestina, gli studenti feriti: “Chiedevamo solo la pace. Accolti con i manganelli”

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Pisa e Firenze: corteo pro Palestina, gli studenti feriti: “Chiedevamo solo la pace. Accolti con i manganelli” – Cariche della polizia al corteo degli studenti a Pisa e Firenze. Le testimonianze dall’ospedale.

In silenzio, con un braccio immobile e dolorante attende su una sedia rossa di plastica il proprio turno al pronto soccorso di Cisanello a Pisa. Ha sedici anni, una manciata di brufoli sul volto e la voce leggermente tremante. Il padre al suo fianco, un professore con una sfilza di parenti nelle forze dell’ordine, scuote la testa: “Mio figlio vuole solo un mondo migliore”.

Sospetta frattura del braccio sinistro, lo studente minorenne è uno dei feriti (sono oltre cinque) nelle cariche della polizia in via San Frediano. “Ho usato questo arto – racconta alzandosi in piedi – solo per proteggermi dai colpi dei manganelli. Nel corteo c’era anche mio fratello e l’ho visto in terra, così ho provato ad aiutarlo, ma sono stato colpito a mia volta. Ero sceso in piazza per gridare ‘pace’. Niente di più”. “Per fortuna – aggiunge – alcuni insegnati del liceo mi hanno soccorso con acqua e ghiaccio. Mi sono guardato intorno. Un mio amico aveva la bocca piena di sangue. Una ragazza la testa rotta”. In ospedale c’è anche Tito, colpito con forza alla testa mostra i segni. “Ho visto un poliziotto – racconta – che prendeva una ragazza per il collo. Così sono intervenuto per tirarla via e invece mi sono preso una manganellata in fronte. Questo è il segno, ma ciò che è successo fa ancora più male del colpo ricevuto”. Maria invece ha rischiato di perdere un occhio. Era scesa in piazza nel corteo che ha sfilato in centro di Firenze per urlare tutta la sua solidarietà alla causa palestinese. Ma la situazione, dopo un’inizio pacifico, è precipitata “Stavo facendo un video – spiega la ragazza –, quando sono iniziate le prime cariche e un poliziotto mi ha sferrato una manganellata sul viso, rompendomi il naso e tagliandomi sotto l’occhio”. Il suo volto si trasforma in una maschera di sangue e viene portata all’ospedale Santa Maria Nuova, dove trova altri quattro giovanissimi coinvolti nello scontro. “Mi hanno colpito alla tempia, mentre alla mia amica sulla spalla – spiega una liceale di 18 anni –. È stato davvero terribile, ho avuto molta paura”.

Lanazione

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