Il 25 luglio è la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, in Italia sono 13 milioni

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Oggi è la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. La ricorrenza, voluta da Papa Francesco, si riproporrà ogni anno nella quarta domenica del mese di luglio. L’obiettivo è quello di far riflettere sul valore di queste figure che rappresentano le nostre radici e tramandano le tradizioni. Questa mattina San Pietro è piena di anziani che sono venuti per assistere alla messa. I presenti sono soprattutto nonni accompagnati dai loro nipoti, ma significativamente partecipano alcune centinaia di persone che sono uscite oggi per la prima volta dalle strutture residenziali in cui vivono dopo più di un anno di isolamento. “Soffro quando vedo una società che corre, indaffarata e indifferente, presa da troppe cose e incapace di fermarsi per rivolgere uno sguardo, un saluto, una carezza”, ha scritto il Pontefice nell’omelia. “I nonni, che hanno nutrito la nostra vita, oggi hanno fame di noi: della nostra attenzione, della nostra tenerezza. Di sentirci accanto. Alziamo lo sguardo verso di loro, come fa Gesù con noi”.

In Italia, secondo i dati Istat, gli anziani over 65 sono 13.923.073 nel 2021 (dato stimato), il 23,5% della popolazione. Gli over 74 sono circa la metà, 6.425.758. Di loro, gli over 90 sono 850.316. La Giornata è stata voluta proprio da Papa Francesco, che l’ha istituita a gennaio. Oggi sono circa duemila le persone della Diocesi di Roma e di associazioni impegnate nella pastorale della terza età che affollano la Basilica di San Pietro. A celebrare la messa è l’arcivescovo Rino Fisichella, in sostituzione di Papa Francesco ancora convalescente dopo l’intervento chirurgico al colon. I giovani presenti a San Pietro, alla fine della celebrazione, offrono ai nonni e agli anziani presenti un fiore con il messaggio del Papa: “Io sono con te tutti i giorni”. A mezzogiorno, però, il Pontefice reciterà regolarmente l’Angelus, affacciandosi su Piazza San Pietro dalla finestra del Palazzo apostolico.

Nell’omelia preparata per la messa, letta dall’arcivescovo Rino Fisichella, Papa Francesco, paragonandolo a quello di Gesù, pone l’accento sullo “sguardo che i nonni e gli anziani hanno avuto sulla nostra vita”, sul “modo con cui essi, fin dalla nostra infanzia, si sono presi cura di noi”. “Dopo una vita spesso fatta di sacrifici, non sono stati indifferenti con noi o indaffarati senza di noi – sottolinea – Hanno avuto occhi attenti, colmi di tenerezza. Siamo passati tutti dalle ginocchia dei nonni, che ci hanno tenuti in braccio. Ed è anche grazie a questo amore che siamo diventati adulti”. Nell’omelia il Pontefice sottolinea la necessità di una “nuova alleanza tra giovani e anziani”, di condividere “il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti”. “Senza questa alleanza di vita, di sogni e di futuro, rischiamo di morire di fame”, conclude Papa Francesco.

Skytg24

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