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La ragazza più intelligente dell’Afghanistan

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Fonte: "In Terris"

Afghanistan – Il fratello le siede accanto quasi volesse controllare quello che dice, ma non è così: è il suo modo di proteggerla dalle persone che sono interessate a lei. Perché Salgai Baron, che non ha neanche 20 anni, è una mente rara in Afghanistan. Non solo ha superato brillantemente il Kankor Exam 2021, ma è arrivata prima.
Il Kankor è l’esame di accesso all’università che ogni anno affrontano centinaia di migliaia di giovani diplomati, maschi e femmine, in Afghanistan. Arrivare ai primi posti significa, o meglio, fino a un mese e mezzo fa significava poter entrare alla facoltà di medicina, spese pagate, e coronare il sogno, che di solito riguarda tutta la famiglia, di diventare un dottore o una dottoressa.

Poi sono arrivati i talebani. Le università pubbliche non hanno riaperto e il potenziale umano e mentale di migliaia di giovani rischia di andare perduto. «Arrivare prima mi ha reso felice, perché sarei potuta andare all’università, invece ora, nel giro di poche settimane tutto è cambiato. Nel frattempo cerco d’imparare l’inglese in attesa di sapere cosa accadrà». L’unica speranza, spiega il fratello, è che qualche altra nazione le dia una borsa di studio, che salvi la mente brillante di questa ragazza che ha passato la vita a studiare e che da buona secchiona non ama fare altro. «La musica non l’ascolto molto, i film non li vediamo e con le amiche ormai posso solo parlare al telefono, ma quello che mi piace fare è risolvere problemi matematici e leggere libri di scienze».

Salgai abita in un quartiere di Kabul molto periferico, a circa un’oretta dal centro, una zona dove i talebani hanno messo posti di blocco a ogni angolo perché ci vivono immigrati dall’est dell’Afghanistan e temono un’infiltrazione dell’ISIS-K, che sta creando non pochi problemi a sud, a Jalalabad, dove nel giro di pochi giorni sono già esplosi quattro ordigni piazzati sotto le macchine dei talebani. A poche centinaia di metri dalla casa della ragazza, tre uomini ammanettati vengono spintonati da un gruppo di talebani che ormai sono responsabili della sicurezza di tutto il paese.

«Non sono preoccupata solo per me, ma per tutte le ragazze dell’Afghanistan che vogliono studiare. Ci avevano detto che le università sarebbero state aperte, ma sono passati 45 giorni e ancora aspettiamo», dice Salgai con un sorriso amaro, spiegando quanto è importante l’istruzione per le donne. «Quando una donna sa leggere e scrivere ne beneficia tutta la famiglia. Le ragazze che studiano contribuiranno allo sviluppo del paese che non è fatto solo da uomini. Siamo metà della società e ognuna di noi dovrebbe poter dare il proprio sostegno alla crescita della nazione. Non è possibile che metà della popolazione non faccia nulla e resti chiusa tra le mura di casa».
C’è qualcosa che le donne non possono fare? «Fisicamente siamo diverse dagli uomini, penso che ci siano lavori pesanti che non vadano bene per noi, ma a livello intellettuale non c’è nulla che non possiamo fare». Salgai ha otto sorelle e tre fratelli che vanno all’università, lei sarebbe stata la prima delle ragazze.
«Forse un giorno mi sposerò, ma ora tutto quello che voglio è continuare a studiare. Probabilmente dovrò lasciare la mia famiglia per farlo, visto che sono arrivata prima all’esame, forse ho ancora un po’ di speranza di andare all’estero».

Radiobullets

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