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La Turchia vende il suo oro per sostenere la lira

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La Turchia ha venduto quasi 11,7 milioni di tonnellate di oro nel mese di febbraio, dopo che la sua valuta è stata colpita dall’attuale crisi economica.

Secondo un rapporto del World Gold Council, mentre la Banca centrale ha acquistato il metallo prezioso in acquirenti netti a febbraio, la Turchia ha invertito la tendenza e ha venduto 11,7 tonnellate delle sue riserve auree.

La lira turca è scesa ulteriormente questa settimana, a causa dell’inflazione che si avvicina prepotentemente al livello più alto degli ultimi due anni. I dati pubblicati mostrano che l’inflazione annuale ha superato il 16% a marzo, ben lontano dall’obiettivo del 5% della Banca centrale.

Il presidente Erdogan ha licenziato ben quattro capi della Banca centrale in meno di due anni, il che ha danneggiato la fiducia degli investitori. L’inattesa rimozione del governatore della Banca centrale turca da parte del presidente ha destato grande sorpresa non solo perché Naci Agbal era stato nominato appena cinque mesi fa, ma soprattutto perché il suo indirizzo di politica monetaria, aveva ottenuto il plauso e la fiducia dei mercati e degli investitori internazionali. Naci Agbal aveva ricevuto la nomina lo scorso 7 novembre, sostituendo l’ex parlamentare del partito Akp del presidente, Sahap Kavcioglu.

 

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