Italiani all’estero e rischio di brogli, Arnone lancia l’allarme

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Italiani all’estero e rischio di brogli, Arnone lancia l’allarme – Pochi sanno come votano i nostri connazionali residenti all’estero, eppure sono tanti ed i seggi da loro assegnati potrebbero essere molto importanti per la formazione delle maggioranze nel prossimo Parlamento.

Il sistema è decisamente macchinoso, ma ha un elemento bellissimo, il poter dare la preferenza, il che rende particolarmente interessante la competizione tra i candidati anche della stessa lista.
Entro il 7 settembre i Consolati invieranno un plico a tutti i nostri connazionali iscritti all’Aire (Anagrafe per il registro degli italiani all’estero) contenente le schede per votare Camera e Senato, il certificato elettorale, una busta bianca ed una affrancata. L’elettore compilerà le due schede mettendo la croce sulla lista prescelta e scrivendo il cognome del candidato cui vuol dare la preferenza, le metterà nella busta bianca che dovrà poi essere a sua volta inserita nella busta affrancata insieme al tagliando elettorale, infine il tutto andrà spedito per posta, con l’avvertenza di essere piuttosto celeri in quanto il plico dovrà pervenire al Consolato di riferimento entro le ore 16.00 del 22 settembre.

Prendendo ad esempio il collegio Europa, che comprende tutte le nazioni europee (ovviamente esclusa l’Italia) nonché l’intero territorio russo e turco, gli aventi diritto al voto sono circa 3 milioni, ma di solito solo circa 800.000 lo esercitano effettivamente, per cui rimangono “in giro” oltre due milioni di buste, e va da sé quanto possano essere facili i brogli. Basterà che bande organizzate, che sanno dove vivono i nostri connazionali, facciano incetta di buste o direttamente prendendole dalle cassette delle lettere (i plichi sono
piuttosto grandi e fuoriescono facilmente) o dalla spazzatura, per poi utilizzarle illecitamente per esprimere un voto e spedirle.

L’allarme viene lanciato da Giuseppe Arnone, uno dei più quotati candidati del centro destra, presidente della Fondazione Italiani in Europa e coordinatore dei Siciliani nel Mondo, che, profondo conoscitore delle realtà dei nostri connazionali che vivono in altri Paesi del vecchio continente e delle loro necessità, sta focalizzando il suo impegno in varie concrete direzioni come la creazione di un fondo per gli italiani all’estero non autosufficienti, di una piattaforma “Sapori d’Italia” dedicata alle micro aziende agricole del Made in Italy, nonché di specifici centri di ascolto in ogni area geografica dove vi è la nostra presenza. ”Auspico che tutti i nostri compatrioti prestino particolare attenzione alle buste ed al loro arrivo.” ha dichiarato “Votare è un diritto, ma anche un dovere civico. Nel caso degli italiani all’estero, considerata la facilità di brogli, è ulteriore dovere di tutti vigilare per evitarli semplicemente custodendo con cura la propria busta ed utilizzandola per esprimere la propria preferenza.” ha aggiunto “Il bene comune è anche rendere le elezioni il più corrette possibili affinchè la volontà popolare sia rispettata.” ha concluso.

Nel terzo millennio in effetti sembra veramente anacronistico un sistema così “cartaceo” e macchinoso che lascia tanto spazio ai furbetti, mi auguro, quindi, che nella prossima legislatura anche tale tema, veramente di facile soluzione solo se si voglia, venga affrontato, magari con il voto elettronico.

Antonfrancesco Venturini

 

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