Torna la paura a Capitol Hill a quasi tre mesi dal tragico assalto alla sede del Congresso americano che costò la vita a cinque persone. Un’automobile si è schiantata contro una delle barriere poste a protezione dell’area travolgendo due agenti della Us Capitol Police.
Il bilancio è di due morti: un agente e il conducente, un cittadino americano di 25 anni dello stato dell’Indiana, identificato come Noah Green. Cessato l’allarme, il lockdown è stato revocato ad eccezione di un’area ristretta, quella in cui è avvenuto l’incidente.
Secondo una prima ricostruzione il conducente sarebbe sceso dal veicolo brandendo un coltello e sarebbe stato fermato dai poliziotti che hanno aperto il fuoco uccidendolo. L’uomo era stato trasportato in ospedale insieme ai due agenti investiti. Uno di questi è deceduto dopo il ricovero, mentre le condizioni del secondo non sono ancora note. Alcune fonti delle forze dell’ordine affermano che uno degli agenti avrebbe subito una ferita da taglio, raggiunto da un fendente dell’aggressore. Tutta l’area del Capitol è stata messa per precauzione in lockdown (poi revocato, ndr), anche se la prima indicazione è che si sia trattato di un episodio isolato, escludendo la pista terroristica.
A tutte le persone all’interno della zona è stato lanciato l’ordine di restare all’interno degli edifici e di stare lontani da porte di ingresso e finestre. Anche se in queste ore il complesso degli uffici del Congresso americano è quasi deserto per la pausa delle festività pasquali, con tutte le attività che riprenderanno fra una decina di giorni. Diversi però gli uomini dello staff presenti anche per la presenza nell’area del Capitol di un sito di vaccinazione anti Covid. Sul posto è immediatamente intervenuto un elicottero e dalle immagini tv si vede come siano stati subito mobilitate decine di uomini del team di risposta rapida della Guarda Nazionale messo a protezione del Campidoglio dopo i fatti del 6 gennaio. Poco distante dall’ingresso nord di Capitol Hill, dove si è verificato l’incidente, il Marine One, l’elicottero presidenziale, si apprestava a decollare dal prato della Casa Bianca per portare il presidente Joe Biden e la sua famiglia nella residenza di Camp David, dove la first family trascorrerà la Pasqua. Sul posto dell’incidente sono quindi arrivati anche gli uomini dell’Fbi mentre l’auto blu dell’aggressore è stata attentamente perquisita, ma nulla è ancora trapelato sul movente che ha indotto l’aggressore ad agire, ossia se si tratti di un atto di terrorismo o di uno squilibrato.