Capo del Polisario ricoverato in Spagna: biasimo del Marocco e proteste delle ONG spagnole

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Capo del Polisario ricoverato in Spagna: biasimo del Marocco e proteste delle ONG spagnole – La lamentela di Rabat: “Delusione per questo atto contrario allo spirito di partenariato e di buon vicinato”

Il Regno del Marocco “deplora l’atteggiamento della Spagna, che ha accolto sul suo territorio Brahim Ghali, leader delle milizie separatiste del polisario, ricercato per gravi crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti umani”. Ad affermarlo in una nota diffusa domenica è il Ministero degli Affari Esteri di Rabat.

Il Marocco – si legge – “esprime la sua delusione per questo atto contrario allo spirito di partenariato e di buon vicinato e che riguarda una questione fondamentale per il popolo marocchino. Per il Ministero marocchino l’atteggiamento spagnolo suscita grandi incomprensioni e legittime domande: perché Brahim Ghali è stato ammesso di nascosto in Spagna e con un passaporto falso? Perché la Spagna ha ritenuto utile non avvisare il Marocco? Perché è stato ammesso sotto falsa identità? E perché la giustizia spagnola non ha ancora reagito alle tante denunce presentate dalle vittime?”.

Per questo l’Ambasciatore di Spagna a Rabat – prosegue la nota – è stato convocato presso il Ministero degli Affari Esteri affinchè gli venisse comunicata questa posizione e per chiedere chiarificazioni sull’atteggiamento del suo governo“-

Nel frattempo la presenza del capo del Fronte Polisario in Spagna rischia di trasformarsi per Madrid anche in un caso nazionale, mentre si moltiplicano le voci critiche e le domande, ad iniziare dalle indiscrezioni su un presunto ingresso di Ghali nel paese iberico grazie ad un falso passaporto algerino. Dopo la denuncia e le proteste delle associazioni Sahawi insieme a quelle di ex membri del Polisario vittime di abusi e violenza, anche la società civile spagnola inizia ad interrogarsi.

Le vittime spagnole chiedono l’arresto di Ghali per terrorismo

Le vittime spagnole del separatismo del Fronte Polisario chiedono l’arresto immediato di Brahim Ghali, ricoverato – secondo quanto trapelato – in un ospedale di Logrono, vicino a Saragozza, nonostante per la giustizia spagnola sia ricercato dal 2016. Per l’Associazione delle vittime del terrorismo delle Canarie (Acavite), che condanna il suo ingresso in Spagna, “Ghali è soggetto ad un mandato di cattura per gli attacchi da lui commessi”.

Il leader dei separatisti è accusato di “omicidi di lavoratori canari” nel territorio del Sahara, e di essere “il mandante degli omicidi, rapimenti collettivi e il furto di equipaggi in alto mare di marinai canari durante la guerra nel periodo 1973/1986 “, afferma l’Associazione.

L’associazione spagnola Acavite è sostenuta dalla Federazione Nazionale delle Vittime di Spagna, che riunisce i parenti di oltre 300 vittime del terrorismo del Polisario.

Brahim Ghali è inoltre denunciato presso l’Alta Audiencia Nacional spagnola per una lunga lista lunga di crimini che vanno dalle violazioni dei diritti umani, torture, terrorismo, a sequestro di persona, stupri, deviazione degli aiuti umanitari internazionali nei campi di Tindouf.

Chiediamo alla giustizia, al governo spagnolo e ai ministeri interessati, di adempiere il più presto possibile al loro dovere e di occuparsi delle vittime del terrorismo delle Canarie e non degli assassini del fronte Polisario“, è l’appello lanciato da Acavite, gravi le accuse mosse dall’Associazione al governo spagnolo “responsabile di partecipare a un condono di fatto delle azioni terroristiche di Brahim Ghali, con il pretesto di motivi di salute e presunte ragioni umanitarie”.

LaPresse

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