Pakistan: cristiano difende sorella da molestia sessuale e islamici lo uccidono

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Non si ferma la violenza contro i cristiani e le donne in Pakistan. “Asia News” segnala che il 23 maggio scorso a Gojra, nel Punjab, un 32enne di nome Arif Masih, è stato picchiato, rapito, avvelenato e infine lasciato a morire per strada da due musulmani che tre giorni prima avevano molestato sua sorella, Rehana Bibi, 18 anni. Oltretutto, nonostante il fatto denunciato sia avvenuto di fronte a testimoni, né la polizia né il governo hanno fatto nulla.

I genitori dei due ragazzi cristiani, per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica, hanno esposto la salma di Arif per strada tra gente e macchine che passavano. Il fratello Rizwan ha raccontato che Rehana si era recata ad un bazar a comprare del latte. Al ritorno, Muhammad Tariq e Muhammad Majid hanno iniziato a prenderla di mira.

Rehana è riuscita ad entrare in casa, ma quelli l’hanno raggiunta e si sono scontrati con Arif. Sono riusciti ad afferrare sua sorella, a riportarla al bazar e poi le hanno strappato i vestiti di dosso, schernendola. Un poliziotto ha detto ad Arif di denunciare l’episodio in base all’articolo 354–A del codice penale contro “chiunque assalga o usi forza criminale contro una donna o le strappi i vestiti, e in quelle condizioni la esponga al pubblico”, ma il giovane non è stato ascoltato. Non solo: è stato minacciato dai due responsabili della violenza, arrivati a prelevarlo in moto. È morto in un ospedale di Faisalabad, il secondo in cui era stato trasportato.

Il giorno successivo c’è stata la protesta dei genitori, rivolta al Primo Ministro del Punjab Sardar Usman Bazdar, all’ispettore generale regionale Inam Ghani, all’ufficiale di polizia regionale Raja Rifat Muktar e ad altre autorità. Le organizzazioni pakistane per i diritti delle minoranze sostengono la richiesta di giustizia.

Sempre “Asia News” ha denunciato l’aumento delle già troppe accuse di blasfemia verso l’islam a carico di cristiani in Pakistan. Di recente sono state rivolte ad alcune infermiere all’interno degli ospedali in cui lavorano. “L’Avvenire” ha riferito che un nuovo censimento nazionale diffuso il 18 maggio, ha appurato un’ulteriore diminuzione dei cristiani nel Paese: oggi sono appena l’1,27% su 207,68 milioni di pakistani.

Di Alessandra Boga

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