USA: la Camera di Commercio esorta Washington a consentire il ritorno dei viaggiatori europei “il prima possibile”

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USA – La Camera di Commercio degli Stati Uniti ha esortato Washington a consentire il ritorno dei viaggiatori europei “il prima possibile”.

L’amministrazione di Joe Biden (USA) sta affrontando le pressioni di un grande gruppo imprenditoriale e di diplomatici per revocare il divieto di viaggio imposto agli europei, a fronte di investimenti che provengono dal continente verso gli Stati Uniti e che sono diminuiti di circa un terzo lo scorso anno.

E mentre i Paesi dell’Unione Europea hanno riaperto le frontiere agli americani,  vaccinati e non ma con almeno un certificato di test  Covid con esito negativo, gli Stati Uniti non hanno ancora di fatto riaperto agli europei. Venerdì la Camera di Commercio degli Stati Uniti ha esortato Washington a consentire il ritorno dei viaggiatori europei “il prima possibile”, come ha affermato il vicepresidente per gli affari europei negli Stati Uniti. Camera di Commercio: “La ripresa dei viaggi transatlantici sicuri è fondamentale per la ripresa economica del nostro Paese, poiché il contatto personale negli affari e nel turismo internazionale può aiutare a guidare la crescita economica e creare posti di lavoro per gli americani in tutto il paese”. 

Dal mese di marzo del 2020 è vietato l’ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori provenienti dall’area Schengen, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda, ma anche ai viaggiatori che arrivano da Sud Africa, Brasile, Cina, India e Iran.

Durante la visita di Biden in Europa la scorsa settimana, l’Unione Europea ha sottolineato che il rapporto economico bilaterale che unisce le due parti è il più grande al mondo, in quanto costituisce il 42% del prodotto interno lordo mondiale e il commercio globale di beni e servizi, ma al di là del commercio, sono in gioco enormi investimenti.

Un rapporto congiunto del 2021 della Camera di commercio degli Stati Uniti, della Camera di commercio degli Stati Uniti nell’Unione europea, della Johns Hopkins University e del Wilson Research Center, ha rilevato che “l’investimento reciproco supera di gran lunga il commercio ed è di fatto la spina dorsale dell’economia transatlantica“.

L’Europa ha contribuito a oltre il 60% degli IDE negli Stati Uniti nei primi tre trimestri del 2020, tuttavia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli investimenti dal continente sono scesi a 81 miliardi di dollari nel 2020 dopo aver registrato 120 miliardi di dollari nel 2019, registrando un calo del 32,5%.

Redazione

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