Norvegia: i Talebani a Oslo per i diritti umani

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Washington - talebani afghanistan - nazioni unite

Norvegia – Una delegazione talebana terrà colloqui con funzionari norvegesi e rappresentanti della società civile afgana a Oslo la prossima settimana, ha detto il ministero degli Esteri norvegese.

La visita è prevista da domenica 23 a martedì 25 gennaio, e «i Talebani incontreranno i rappresentanti delle autorità norvegesi e i funzionari di un certo numero di paesi alleati», per colloqui sulla situazione umanitaria in Afghanistan e sui diritti umani, ha detto il Ministero, riporta Afp.

Sottolineando che la Norvegia sarà «chiara sulle nostre aspettative», in particolare su «l’educazione delle ragazze e i diritti umani», il ministro degli Esteri Anniken Huitfeldt ha detto che gli incontri «non rappresenteranno una legittimazione o un riconoscimento dei Talebani».

Il Ministero non ha specificato quali alleati avrebbero partecipato, ma il giornale norvegese VG ha detto che avrebbero incluso la Gran Bretagna, l’Unione Europea, la Francia, la Germania, l’Italia e gli Stati Uniti.

«Siamo estremamente preoccupati per la grave situazione in Afghanistan, dove milioni di persone stanno affrontando un vero e proprio disastro umanitario», ha detto Huitfeldt. «Per poter aiutare la popolazione civile in Afghanistan, è essenziale che sia la comunità internazionale che gli afghani di varie parti della società si impegnino nel dialogo con i talebani (…) Dobbiamo parlare con le autorità de facto del paese. Non possiamo permettere che la situazione politica porti a un disastro umanitario ancora peggiore», ha aggiunto Huitfeldt.

I Talebani sono tornati al potere in Afghanistan l’estate scorsa, quando le truppe internazionali si sono ritirate dopo una presenza di due decenni. L’invasione guidata dagli Stati Uniti alla fine del 2001 ha rovesciato i talebani sulla scia degli attacchi agli Stati Uniti dell’11 settembre 2001.

La situazione umanitaria in Afghanistan è peggiorata drasticamente da agosto. Gli aiuti internazionali si sono bruscamente fermati e gli Stati Uniti hanno congelato 9,5 miliardi di dollari di beni nella banca centrale afgana.

La carestia minaccia ora 23 milioni di afghani, il 55% della popolazione, secondo le Nazioni Unite, che dicono di aver bisogno di 5 miliardi di dollari dai paesi donatori quest’anno per affrontare la crisi umanitaria nel paese.

Agcnews.eu

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