I diritti di successione per gli stranieri in Marocco

5 mins read
I diritti di successione
(Fonte: "Arabs News")

Per un decennio il Marocco è stato un paese di soggiorno e di residenza per un numero crescente di stranieri europei ed africani. La geografia determina, in parte, il destino delle nazioni; l’aumento dei flussi migratori e di insediamento si spiega principalmente con la vicinanza all’Europa e la politica africana del regno. Di conseguenza, è più frequente oggi che ieri vedere il notaio e l’adoul preposti alle eredità che coinvolgono persone di nazionalità straniera e i cui beni sono talvolta sparsi in più Stati. In questo caso, gli avvocati qualificano queste successioni come “internazionali” o perché uno degli eredi è straniero, o perché la proprietà, o parte di essa, si trova fuori dal Marocco.

Secondo Maître Jad Aboulachbal, notaio di Casablanca intervistato da Arab News in francese, “il principio che regola le successioni internazionali è semplice. La legge per la designazione degli eredi è quella che riguarda la nazionalità del defunto. Dovremmo, tuttavia, soffermarci sulla complessità della sua applicazione.
Secondo la legge marocchina, la distribuzione dell’eredità di uno straniero che possiede un immobile in Marocco è determinata, per tale immobile, dalla legge in vigore nel suo paese di origine. Nel caso in cui il defunto lasci un patrimonio dislocato in più paesi, ciascuno Stato dovrà determinare la legge da applicare per l’attribuzione dell’eredità agli eredi. Se il principio è elementare, la sua applicazione si confronta, in certi casi, con difficoltà di circostanza.
Secondo Me Jad Aboulachbal, gli eredi devono, necessariamente, giustificare il loro status di legatari approfittando di un atto di notorietà in nome del defunto. Questo atto deve, il più delle volte, e soprattutto in Europa, essere redatto da un notaio, ma se l’atto di notorietà è stato redatto da un notaio straniero, per avere effetto, deve ricevere l’exequatur del giudice marocchino.

Spostamenti-Covid

Anche se il notaio può, con l’atto ricevuto dagli eredi, avviare le pratiche per sbloccare una successione presso il catasto, i tribunali, la banca o qualsiasi amministrazione per far riconoscere i diritti degli eredi, l’atto deve essere, obbligatoriamente, firmato da tutte le parti nel suo Ufficio. A meno che, spiega Jad Aboulachbal, non incarichi una persona con sede in Marocco di firmare l’atto presso il notaio e, nel caso in cui una procura venga ricevuta da un notaio straniero, deve essere oggetto di una sentenza di exequatur da parte del tribunale. a rischio di non avere effetto. Lungi dall’essere insormontabili, le difficoltà, non meno dolorose per un certo numero di famiglie, richiedono tuttavia pazienza, soprattutto al culmine delle restrizioni sanitarie in questo periodo di pandemia.

Gli stranieri musulmani

Nel caso in cui uno straniero sia musulmano, per nascita o dopo la conversione, la sua legge nazionale viene automaticamente annullata, e quindi è la legge musulmana, per la sua proprietà situata in Marocco, che si applica.

Di conseguenza, il figlio ha diritto al doppio di sua sorella e la moglie a un ottavo del lascito del suo defunto, e la persona non musulmana è privata di tutti i diritti di eredità sulla proprietà di uno straniero musulmano. Realtà che gli stranieri, convertiti, non misurano, nell’entusiasmo delle feste di matrimonio, per poter sposare un marocchino.

I regolamenti sull’eredità sono, per una possibile definizione, una prova del tempo. L’interprete della legge, sia esso avvocato, notaio o adoul, poteva così essere giudice di tutte le situazioni particolari di queste cosiddette successioni internazionali. Inoltre, dall’adozione della vecchia nuova Moudawana nel 2004, i praticanti avvertono le famiglie, a volte ricomposte, dei rischi di sventura, in particolare quelle degli stranieri con figli di primo matrimonio che potrebbero, nelle circostanze, essere totalmente privati, se non sono musulmani. In una tale situazione, Jad Aboulachbal consiglia ai suoi clienti in studio di trasmettere il loro patrimonio, a monte, durante la loro vita, attraverso donazioni e testamenti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Blog