Johnson: “Trasferiamo in Ruanda gli immigrati irregolari, ergastolo per i trafficanti”. Ecco il piano

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Johnson: “Trasferiamo in Ruanda gli immigrati irregolari, ergastolo per i trafficanti”. Ecco il piano. Il Regno Unito trasferirà migliaia di immigrati irregolari, richiedenti asilo arrivati illegalmente, in Ruanda. E’ quanto annunciato da Boris Johnson. Il premier britannico ha spiegato che il piano del suo governo punta a “salvare un numero infinito di vite” dai trafficanti di uomini che stanno trasformando il canale della Manica in un “cimitero umano”. In quest’ottica, secondo Johnson serve il pugno di ferro per evitare gli sbarchi continui sulle coste della Gran Bretagna e da oggi la Royal Navy controllerà le operazioni sulla Manica. Non più la Border Force dunque, ma direttamente la marina militare britannica si occuperà di bloccare le imbarcazioni che trasportano clandestini. Non solo, il primo ministro ha fatto sapere che tutti coloro che arrivano illegalmente saranno incriminati e sarà possibile comminare pene durissime contro i trafficanti, fino all’ergastolo.

Johnson: “Accordo con Ruanda, trasferiamo migliaia di immigrati irregolari”

Ma l’annuncio maggiormente destinato a far discutere è senza alcun dubbio quello relativo al trasferimento di migliaia di immigrati irregolari in Ruanda. Johnson ha difatti parlato di un accordo raggiunto con la nazione africana. Nell’ambito di questa speciale partnership, su immigrazione sviluppo economico, “chiunque sia arrivato nel Regno Unito dal primo gennaio ora potrà essere trasferito in Ruanda”, ha detto il premier britannico. E’ “un approccio innovativo, spinto dal nostro impulso umanitario e reso possibile dalle libertà concesse dalla Brexit, che fornirà vie legali e sicure per l’asilo”.

Stando sempre a quanto riferito da BoJo, l’accordo con il Ruanda non “ha limiti” di numeri, anche perché il Paese del continente nero “ha la capacità di ospitare decine di migliaia di persone negli anni a venire”. In ogni caso “noi siamo convinti che il nostro piano rispetti a pieno i nostri obblighi internazionali ma nonostante questo ci aspettiamo dei ricorsi legali”, ha detto Johnson mettendo le mani avanti.

Ma “se questo Paese è considerato debole verso l’immigrazione illegale da alcuni nostri partner è causa di una schiera di avvocati politicizzati che per anni fatto affari ostacolando le deportazioni e limitando l’azione del governo”. Tuttavia il piano del governo britannico, come specificato dal primo ministro, “non potrà entrare in vigore da un giorno all’altro”.

Ilprimatonazionale

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