Ucraina: allarme a Olenivka. Intanto la CRI invia mezzi per cliniche mobili

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Camincino CRI

La guerra prosegue con nuovi e continui scenari. L’accesso al carcere di Olenivka non è stato ancora concesso, nonostante i proclami. Intanto, non si riduce l’impegno della Croce Rossa Italiana che entro settembre porterà nel Paese 35 mezzi e sta già lavorando per supportare la popolazione locale nel prossimo inverno…

Croce Rossa

La guerra prosegue. La situazione relativa agli approvvigionamenti di grano sembra forse risolta, anche se con qualche difficoltà. Nonostante l’invito ufficiale rivolto dalla Russia a Nazioni Unite e Croce Rossa a visitare il carcere di Olenivka, nel Donbass, che nella notte del 29 luglio è stato colpito da un attacco missilistico che avrebbe causato la morte di circa 50 prigionieri di guerra ucraini, dal Comitato Internazionale della Croce Rossa arriva notizia di non aver ricevuto alcun permesso per visitare la struttura. La bagarre tra russi ed ucraini monta sulla vicenda, con gli uni che puntano il dito sugli altri. La situazione è ancora ferma.

Intanto dall’Italia sono partiti nuovi mezzi a supporto delle cliniche mobili per le cure primarie nelle aree interessate dal conflitto. Dal Centro Operativo Nazionale Emergenze di Roma, il Convoglio della Croce Rossa Italiana è partito alla volta dei territori di Vinnytsia e Zhytomyr.

“Un’operazione complessa – ha spiegato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – per rispondere alle necessità presentateci dalla Croce Rossa Ucraina. Un progetto ambizioso con un contributo iniziale di 12 milioni di euro, possibile grazie ai tanti donatori che, sin dall’inizio, hanno creduto nel nostro operato”.

La vicinanza della CRI alla Consorella e alla popolazione ucraina è stata subito molto forte, fin dalle prime battute del conflitto iniziato il 24 febbraio e ancora oggi, come ha ribadito Rocca, “continuiamo a fornire settimanalmente cibo e materiali indispensabili ai Volontari”.

“Attraverso queste cliniche mobili nelle quali opererà personale medico e sanitario del luogo – ha sottolineato Ignazio Schintu, Direttore Operazioni, Emergenze e Soccorsi della Croce Rossa Italiana – migliaia di persone potranno ricevere cure e assistenza. Con i moduli abitativi saremo in grado di dare un tetto a centinaia di famiglie sfollate e bisognose. Partiremo, al seguito del convoglio, per avviare tutte le attività sul campo. Non ci fermeremo finché ce ne sarà bisogno. Prevediamo di portare in Ucraina 20 automezzi che si aggiungeranno ai 13 già trasportati nel Paese. Contiamo, entro la metà di settembre, di consegnare complessivamente 35 veicoli”.

L’impegno della Croce Rossa Italiana davanti all’emergenza ucraina non si fermerà qui.

“Forniremo delle abitazioni alla popolazione, i cosiddetti MAP (moduli abitativi provvisori), che permetteranno di dare ospitalità a centinaia di famiglie”, ha proseguito Schintu. “Porteremo in Ucraina circa 100 unità abitative e prevediamo di farlo entro i primi mesi dell’anno prossimo. Il tempo corre veloce – ha concluso il Direttore Operazioni, Emergenze e Soccorsi della Croce Rossa Italiana – e tra qualche mese in Ucraina ci sarà un inverno duro. Il conflitto non è finito e la popolazione ha bisogno di cibo ma anche di tante altre cose. Ci stiamo attrezzando per far fronte al freddo e a tutte le criticità del caso”.

A.C.

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