Somalia: il presidente Hassan Cheikh Mohamoud ha invitato la popolazione a “stare alla larga” dalle aree controllate dagli islamisti radicali di Al-Shabaab

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Somalia – Il presidente somalo Hassan Cheikh Mohamoud ha invitato la popolazione a “stare alla larga” dalle aree controllate dagli islamisti radicali di Al-Shabaab perchè presto saranno presi di mira da future offensive.

“Combatteremo gli Al-Shabaab usando tutti i mezzi consentiti dalla guerra, saranno bombardati, saccheggiati e sottoposti a attacchi aerei, quindi… state lontani da loro”, ha detto Hassan Cheikh Mohamoud dopo un incontro con i vertici degli Stati federati.

“Ogni membro di Shebab è un bersaglio, qualsiasi esercito (sic) Shebab è un bersaglio, allo stesso modo in cui prendono di mira e uccidono il popolo somalo”.

“Non morire nella guerra contro gli Shebab quando non sei uno di loro”, ha aggiunto.

Domenica il ministero dell’Informazione, della Cultura e del Turismo ha annunciato su Twitter che “l’esercito nazionale somalo assistito da civili locali ha liberato fino a venti località (…) uccidendo più di cento milizie del gruppo Shebab”.

“Il gruppo terroristico usa queste città come basi per organizzare i suoi attacchi terroristici”, ha affermato il ministero in una nota.

Alla fine di agosto uno spettacolare assalto condotto per circa 30 ore all’hotel Hayat di Mogadiscio, ha provocato almeno 21 morti e 117 feriti, seguito all’inizio di settembre da un attacco notturno nella Somalia centrale in cui sono rimasti uccisi almeno 19 civili.

Nel distretto di Hiraan dove ha avuto luogo l’ultimo attacco, le forze governative hanno effettuato nei giorni scorsi raid contro i gruppi di Al-Shabaab con il sostegno delle milizie locali dei clan, hanno riferito all’Afp funzionari militari e residenti.

“Questa è una grande offensiva e l’esercito sta ricevendo il sostegno delle comunità locali che sono stufe di Al-Shabaab”, ha detto al telefono il colonnello Mohamed Adan, un ufficiale dell’esercito somalo nella regione.

Ali Tohow Hassan, un capo clan locale, ha detto che i membri del suo clan avevano deciso di prendere le armi contro Al-Shabaab, accusato di racket dei residenti.

“Molti di loro hanno deciso di aiutare l’esercito in questa lotta (…) Ora c’è una guerra aperta e tutti i territori sono in prima linea”, ha detto.

Tratto da Arabnews

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