Tunisia: la magistratura rifiuta di rilasciare i capi della Fratellanza musulmana

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La bandiera tunisinia - tunisia - تونس

Tunisia: la magistratura rifiuta di rilasciare i capi della Fratellanza musulmana – La magistratura tunisina ha respinto le richieste di rilascio dei leader della Fratellanza musulmana nel contesto del caso di trasferimento di individui verso focolai di tensione in Siria. Otto imputati, tra cui il vice capo del Movimento Ennahdha, Ali Al-Arrayedh, e il supervisore dell'”apparato segreto” del movimento, Abdul Karim Al-Obaidi, sono stati sottoposti all’attenzione del dipartimento penale per esaminare i casi di terrorismo. La corte ha deciso di perseguirli con accuse di natura terroristica e ha respinto tutte le richieste di rilascio.

Al-Arrayedh, ex ministro dell’Interno e primo ministro, è coinvolto nel dossier sulla deportazione di combattenti verso focolai di tensione. Al-Baladi, un ex agente di sicurezza, è stato destituito nel 2011 ma reintegrato nel Ministero degli Interni, occupando ruoli chiave. Entrambi sono accusati di essere coinvolti nelle reti di viaggio e nell’invio di giovani a combattere in Siria.

Le indagini, iniziate nel settembre 2022, coinvolgono oltre 100 persone, tra funzionari della sicurezza, ex ministri, uomini d’affari e politici legati alla Fratellanza Ennahda. Il dossier si basa su una denuncia presentata nel dicembre 2021 da Fatima Al-Masdi, ex rappresentante del Parlamento e membro della commissione d’inchiesta sulle reti di viaggio.

Redazione

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