Ungheria avvia il processo di ritiro dalla Corte Penale Internazionale – Il parlamento ungherese ha approvato martedì un disegno di legge che avvia il processo di ritiro del Paese dalla Corte penale internazionale (CPI), un procedimento che durerà un anno. Il governo di Viktor Orbán ha definito questa decisione come “politica” e ha respinto l’uso delle organizzazioni internazionali come strumenti di influenza politica.
La decisione è stata presa in concomitanza con la visita di Stato di Benjamin Netanyahu in Ungheria, nonostante il mandato di arresto della CPI nei suoi confronti per presunti crimini di guerra a Gaza. L’Ungheria, membro fondatore della CPI dal 2001, ha ratificato l’atto costitutivo ma non ha ancora promulgato la legge di ritiro. Il disegno di legge è stato approvato con 134 voti favorevoli e 37 contrari, e la decisione entrerà in vigore un anno dopo la notifica ufficiale al Segretario generale delle Nazioni Unite.
La Presidenza della CPI ha espresso preoccupazione per questa decisione.
Redazione