UCRAINA: GAIANI (ANALISI DIFESA) “SE L’ITALIA FORNISCE ARMI DIVENTA BELLIGERANTE”

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intervista russia ucraina

Roma, 28 feb. (Adnkronos) – Ucraina Gaiani –  “Per ora siamo a indiscrezioni, in attesa del decreto e della lista completa, si parla di missili antiaerei, Spike anticarro, giubbotti, elmetti. Noi abbiamo
già fatto una cosa del genere, nel 2014, quando abbiamo fornito armi ai curdi e c’era un dibattito allora: l’ex ministro della Difesa Parisi fece
presente che si poteva fare, ma che fornendo armi al governo iracheno, e poi alle milizie curde, si diventava belligeranti. In questo caso ho visto un
dibattito sulla tipologia di armi, offensive o non offensive, letali o non letali, ma non ne ho visto uno sul tema più importante, sul fatto che
fornendo armi si diventa belligeranti”.
Lo dice all’Adnkronos Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa. “Noi portiamo le armi in alcune basi Nato e la Nato si occupa di portarle in UCRAINA.
A questo punto la Nato diventa belligerante, entrando in territorio ucraino dove è in corso
l’operazione speciale per portare armi alle forze di Kiev. Questo aspetto, credo – incalza Gaiani – meriterebbe un dibattito politico e parlamentare
leggermente più ampio e che non vedo. Se diventiamo belligeranti, diventiamo
nemici della Russia. Sull’aspetto tecnico-militare, gli ucraini hanno ricevuto in questi ultimi tempi diverse armi dagli Alleati. Le repubbliche
baltiche, la Polonia, hanno ceduto all’UCRAINA parecchio materiale bellico di tipo ex sovietico e del resto l’UCRAINA ha un arsenale militare di tipo
sovietico. Fornire missili antiaerei Stinger, significa poi dover addestrare del personale locale ad impiegarli. Si andrà ad addestrarli sul posto?
Verranno loro? Ci saranno contractor che addestreranno il personale ucraino?
Ci sono molti interrogativi che non ho visto in alcun dibattito”. “E poi, nel dare mitragliatrici di tipo americano o tedesco a un Paese dove dello
stesso tipo di mitragliatrici ne hanno in abbondanza ma di tipo sovietico, mancherebbero le munizioni, di calibro diverso. Sarebbe stato forse meglio
acquistare sul mercato armi con le quali gli ucraini hanno maggiore confidenza. Dover addestrare delle reclute con equipaggiamento occidentale,
del quale poi nel tempo sarà più faticoso trovare le munizioni, i pezzi di ricambio, rischia di essere un aiuto simbolico. Poi, è vero che armi sofisticate come i missili anticarro e antiaerei sono sicuramente utili – conclude Gaiani – però con quelle riserve di cui parlavo: se un missile
Stinger italiano abbatte un elicottero russo, teniamo conto che possiamo essere considerati belligeranti”. (di Silvia Mancinelli) (Sil/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222 28-FEB-22 12:03 NNNN

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