Eni in procinto di aprire un conto presso Gazprombank per aderire al meccanismo di pagamenti in rubli del gas russo – Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invitando le aziende a non piegarsi alle richieste della Russia, affermando che il meccanismo predisposto dal Cremlino comporterebbe una violazione delle sanzioni. Bruxelles ha però dato l’ok all’apertura dei conti preso Gazprombank.
Il gruppo Eni SpA si sta preparando ad aprire conti in rubli presso Gazprombank Jsc, consentendole di aderire alle richieste di Mosca che prevedono un meccanismo di conversione in rubli dei soldi pagati per acquistare il gas. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la questione. Il gruppo non ha voluto commentare. La mossa di Eni sarebbe preventiva, in attesa che governo italiano e autorità europee forniscano maggiori indicazioni sulla possibilità e le condizioni per utilizzare i conti per acquistare gas russo. Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invitando le aziende a non piegarsi alle richieste della Russia, affermando che il meccanismo predisposto dal Cremlino comporterebbe una violazione delle sanzioni. Bruxelles ha però dato l’ok all’apertura dei conti preso Gazprombank. Le prossime scadenze di pagamento del gas russo sono previste per metà maggio.
Quattro acquirenti di gas europei avrebbero però già pagato in rubli e altri 10 hanno aperto i conti presso Gazprombank pur non avendoli ancora utilizzati. Eni vuole solo più chiarezza sulle linee guida e rispetterà le sanzioni, hanno affermato le fonti citate da Bloomberg. L’importante operatore tedesco Uniper , un massiccio acquirente tedesco di gas russo, ha anche affermato di ritenere di poter continuare a fare acquisti senza violare le sanzioni.