Salti il banco, di Alessio Papi

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11 settembre - streghe - ucraina

Salti il banco, di Alessio Papi

Il centro-destra ha un’occasione più unica che irripetibile. Far saltare il banco.
Mattarella ha dato l’incarico a Mario Draghi. Il movimento 5 stelle già si è spaccato, l’ultimo Emilio Carelli che è passato con il gruppo dei Popolari di Centro in area centro-destra.
I rimasugli dei pentastellati sono in affanno e rischiano l’atomizzazione, gli ultras che però sono gli stessi del “mai con i partito di Bibbiano”, promettono battaglia sulla fiducia a Draghi.
A Meloni e Salvini, se non vogliono perdere la faccia (e i voti) rimangono due strade. Chiedere i ministeri a loro cari cioè interni, difesa, economia e giustizia, o votare contro la fiducia.
La prima ipotesi, che potrebbe essere ipoteticamente la migliore, è impraticabile.
Né Draghi né tantomeno il Partito Democratico mollerebbero mai dei ministeri così importanti ma soprattutto ideologici. Come si potrebbero gestire temi caldi come immigrazione, tasse e riforma della giustizia con visioni (ed interessi) completamente diverse senza perdere consenso presso gli elettori di riferimento?
Una risposta alla quale neanche il “miracolo Draghi” può rispondere inoltre, degli eventuali “tecnici” sarebbero l’ennesima sconfitta della politica, scontentando inevitabilmente entrambi gli schieramenti. Se Draghi non ottenesse la fiducia al contrario, le elezioni porterebbero inevitabilmente ad un parlamento fortemente spostato a destra, il quale dovrà eleggere il successore di Mattarella, puntando, magari, proprio sullo stesso Draghi. Una operazione apparentemente suicida che però, permetterebbe di archiviare definitivamente, in un colpo solo, il movimento 5 stelle e il sottogoverno di Napolitano (del quale Mattarella è estensione) dando il colpo di grazia all’establishment politico di questo paese.
Il governo attuale rimarrebbe in carica fino alla composizione del nuovo. Il tempo necessario affinché un “gruppo di volenterosi” presentino il recovery plan.
Fratelli d’Italia e Lega questa volta hanno l’opportunità di dimostrare quello che hanno sempre sbandierato ai quattro venti. Quello di essere il vero antidoto ai “poteri forti” servi di Bruxelles.
Che salti il banco.
Leader avvisati…

di Alessio Papi

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